Nel 2018 è calato il costo di generazione nell’arco di vita di un impianto fotovoltaico (Lcoe), stimato in 68,5 €/MWh per gli impianti commerciali e 58,8 €/MWh per quelli utility scale, in discesa rispettivamente del 12,7% e del 7,6%. Il continuo calo dei costi di eolico e fotovoltaico che interessa l’Europa, in linea con il trend degli ultimi anni, è uno dei dati emersi dal Rapporto Annuale Irex “Il sistema elettrico italiano e le rinnovabili. Mercato, decarbonizzazione, infrastrutture”, presentato ieri a Roma da Althesys presso la sede del GSE.
Durante la presentazione è stato evidenziato anche come, dopo anni in cui politiche e incentivi pubblici hanno fatto da traino per gli investimenti in energia pulita, oggi lo stimolo arriva dalle aziende, dagli investitori e dai consumatori che sono i primi a scommettere sullo sviluppo sostenibile.
L’economista Alessandro Marangoni, capo del team di ricerca e Ceo di Althesys, ha commentato: «Sta nascendo una nuova visione delle rinnovabili, che passa da una logica push da parte delle policy e degli incentivi, ad una pull dove la domanda dei consumatori trainerà lo sviluppo delle rinnovabili. Chiusa l’era degli incentivi, se ne apre una nuova, dove il mercato si sostituirà, almeno in parte, ai policy maker».
Tra gli altri dati resi noti spiccano quelli sui grandi consumatori, ovvero industrie energivore, alimentari e big player dell’IT, che scelgono sempre più politiche di acquisto dell’energia green. L’analisi delle prime 100 aziende italiane per fatturato mostra che il 23% utilizza solo energia rinnovabile, mentre circa il 35% copre con questa più della metà dei suoi consumi. Anche i consumatori retail puntano sempre più sulle rinnovabili e sull’autoconsumo, grazie anche alla diffusione dei prosumer, delle comunità energetiche e degli aggregatori.
In termini di investimento, per il 2018 in Italia sono stimati 11,3 miliardi di euro per 10,8 GW di potenza. Il dato è in diminuzione del 16% rispetto al 2017, che aveva segnato il record storico, ma rimane al di sopra di quello del 2016. Mentre il 63% delle iniziative ha avuto luogo in Italia, gran parte degli investimenti (2,7 miliardi di euro per 2,5 GW) sono stati sviluppati all’estero.
Focus anche sull’industria green europea: la transizione energetica ha già spinto le venti maggiori utility europee a pianificare 78 GW di nuovi impianti rinnovabili entro il 2025. Durante la giornata si è parlato poi di auto elettriche e pompe di calore che potrebbero favorire un maggiore utilizzo del vettore elettrico. Infine, si è analizzato come l’evoluzione della capacità installata e dei profili di carico alla punta potranno avere effetti significativi sull’equilibrio del sistema elettrico italiano.