Entro il 2021 in Cina il mercato del fotovoltaico non avrà più a disposizione alcun sussidio. Con l’obiettivo di offrire linee guida in questo periodo di transizione verso la grid parity, il National Energy Administration (NEA) cinese ha pubblicato un documento che dà priorità ai progetti subsidy-free che potranno essere avviati già nel 2019.
In particolare in una nota dell’Asia Europe Clean Energy (Solar) Advisory Co (Aecea) si legge che “regioni e province non possono condurre aste relative a installazioni fotovoltaiche che richiedono sovvenzioni statali fintanto che le autorità nazionali non avranno definito quali saranno i primi progetti in grid-parity per il 2019. In questo contesto, le commissioni di quelle regioni dove possono essere realizzati progetti in grid-parity sono invitate a proporli alle autorità nazionali entro il 25 aprile”.
Sempre nella nota Aecea si legge: “Entro la fine di giugno 2019 le autorità dovranno indicare linee guida che serviranno alla definizione di tariffe fisse di vendita e acquisto tra i vari stakeholder. Inoltre entro lo stesso termine il NEA intende finalizzare la politica relativa ai certificati verdi. La data effettiva di consultazione è il 31 dicembre 2020”.
Per cui la Cina sta vivendo un periodo di transizione da un mercato sostenuto dai sussidi statali a uno dove le leve di sviluppo saranno progetti in grid-parity e feed in tariff (l’equivalente della tariffa omnicomprensiva italiana), culminante nell’ingresso in un mercato senza sussidi nel 2021.