Nei giorni scorsi il GSE ha reso note le attività di verifica e ispezione in relazione al mantentimento degli incentivi a impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Complessivamente le attività e i nuovi giudizi riguardanti il fotovoltaico si sono ridotti, sia in termini assoluti sia rispetto al complessivo contenzioso aziendale.
In totale nel 2018 sono stati effettuati 8.442 sopralluoghi (erano stati 5.260 nel 2017). In calo il numero di sopralluoghi legati a impianti fotovoltaici: 1.136 nel 2018, mentre negli anni precedenti era stata raggiunta più volte la soglia di tremila interventi. Le verifiche hanno interessato impianti fotovoltaici per una potenza di 340 MW (erano 1.505 nel 2017). Nel corso del 2018 si sono inoltre conclusi 5.996 procedimenti. Di questi 2.704 hanno riguardato il fotovoltaico, con ben 1.185 violazioni accertate.
A seguito di queste attività, è proseguita anche la gestione dei recuperi e dei piani di rientro che nel 2018 hanno totalizzato circa 515 milioni di euro (359 milioni nel 2017). La parte relativa agli impianti fotovoltaici incentivati con il Conto Energia è stata di 8,94 milioni di euro, in forte calo rispetto ai 195,98 milioni di euro del 2017.
Quali sono le contestazioni più frequenti dal punto di vista tecnico? Il filone più corposo del 2018 – come già nell’anno precedente – si riferisce alla mancata certificazione di provenienza da Paesi UE dei pannelli installati sugli impianti fotovoltaici, che avevano ottenuto l’accesso ai meccanismi incentivanti del Quarto e Quinto Conto Energia e – più in generale – all’utilizzo sugli impianti oggetto di verifica di pannelli privi delle certificazioni previste negli allegati tecnici di tutti i Conti Energia.