Fa discutere la norma del Decreto Crescita che prevede la possibilità per i clienti finali di cedere agli installatori il credito d’imposta del 50% per ristrutturazione e fotovoltaico e del 65% per l’Ecobonus.
Il Decreto prevede che l’installatore a sua volta può cedere il credito d’imposta ai suoi fornitori di beni e servizi.
«Questo provvedimento potrebbe presentare delle criticità per il mercato», ha dichiarato a SolareB2B Stefano Loro, fondatore e Ceo di VP Solar. «Al momento non è ancora chiaro quale sarà l’entità delle conseguenze che riguarderanno la filiera del fotovoltaico. Stiamo cercando di studiare la situazione e bisognerà attendere le norme attuative per capire quali saranno i meccanismi di applicazione.
Comunque, siamo preoccupati. Questi provvedimenti potrebbero mettere in difficoltà gli operatori caricandoli di pesantissimi oneri finanziari e burocratici. E il settore del fotovoltaico non gode di marginalità che consenta un tale aumento dei costi. Così si penalizzano quelle aziende che con fatica sono uscite dalla crisi del fotovoltaico che qualche anno fa aveva portato al fallimento di molte società, a causa dello stop agli incentivi.
Sicuramente il settore dovrà organizzarsi per riuscire a far sentire la propria opinione e la propria voce.
Ci lascia molto perplessi il fatto che non ci sia stata alcuna concertazione con la rappresentanza del settore. La politica non ha voluto nemmeno ascoltare le nostre necessità e le nostre richieste. Questo provvedimento che avrebbe potuto rappresentare un interessante volano di sviluppo, è stato in realtà definito in una modalità che sembra favorire solo pochi grandi gruppi, cosa già vista in passato e contraria ad uno sviluppo sano della concorrenza a favore dei clienti finali.
Un altro elemento anomalo è l’impossibilità di cedere il credito d’imposta agli istituti finanziari. Ma come? Chiedono a noi di fare da banca quando in realtà questo ruolo dovrebbe essere svolto dai soggetti deputati a ciò».