SMA Italia ha organizzato due giornate formative, il 20 settembre a Milano e il 26 settembre a Roma, interamente dedicate al Decreto FER1. Gli appuntamenti focalizzeranno l’attenzione sul documento e sulle procedure operative per accedere ad aste e registri.
«La normativa dà nuovo impulso al nostro mercato e senza dubbio accelera l’obiettivo governativo di raggiungere i circa 30 GW aggiuntivi fino al 2030», è il commento di Valerio Natalizia, regional manager SMA South Europe. «Positiva anche l’incentivazione a sostituire le coperture in amianto ed eternit. È un provvedimento, dunque, che indubbiamente favorisce le rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, ma che non sostituirà un mercato che di fatto è già partito e registra a livello italiano i 500/600 MW di nuove installazioni l’anno, anche in market parity, indipendentemente dagli incentivi pubblici.
Vediamo il Decreto FER1 come uno strumento complementare. Il futuro delle rinnovabili va oltre la logica dell’incentivazione pubblica e necessita di ulteriori formule di supporto, come ad esempio le detrazioni fiscali, che hanno consentito all’Italia di raggiungere negli ultimi anni un mercato indipendente da incentivi diretti, o i PPA pubblici o privati. Parallelamente, c’è bisogno di una normativa tecnica che consenta un progetto industriale sostenibile e duraturo, una disciplina che, ad esempio, agevoli l’installazione e l’utilizzo di varie fonti e faciliti le procedure, l’allaccio alla rete e la vendita dell’energia a terzi. Un esempio è rappresentato dalle comunità energetiche. Questo permetterebbe la nascita della figura del prosumer, come integrazione del produttore e del consumatore».
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