Italia Solare chiede a Terna l’accesso agli atti in merito ai risultati della prima asta del capacity market. In particolare, l’associazione ha richiesto l’elenco recante il nominativo di tutti gli operatori risultati aggiudicatari di quote di capacità di produzione nella prima asta madre valida per l’anno di consegna 2022. Italia Solare ha chiesto inoltre di conoscere la quota di capacità assegnata a ciascun operatore e la quota parte di capacità generata da impianti alimentati da fonti rinnovabili non programmabili, unitamente a tutta la documentazione relativa all’aggiudicazione della procedura d’asta.
«I dati pubblicati da Terna sono generici e non consentono di capire quali siano gli operatori risultati aggiudicatari della capacità produttiva richiesta da Terna in ciascuna area di mercato e quanti siano i nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili che abbiano avuto accesso alle quote di nuova capacità produttiva previste dall’asta», spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Inoltre i dati pubblicati evidenziano l’assenza di qualsiasi tensione competitiva nella procedura d’asta. Non vi è stato infatti alcun ribasso rispetto ai premi massimi previsti da Terna per la messa a disposizione della capacità produttiva da parte degli operatori».
In base ai dati pubblicati da Terna il costo complessivo del mercato della capacità è di oltre 3 miliardi di euro, considerando sia la capacità esistente ed estera contrattualizzata per un anno (2022) sia i nuovi impianti remunerati per 15 anni a partire dal 2022 in poi.
Sulla base dei dati complessivi forniti da Terna è infatti presumibile che in alcune zone la quantità offerta in asta non abbia soddisfatto l’ammontare di capacità richiesta. Italia Solare si riserva di esaminare i dati per verificare se l’offerta sia mancata proprio in quelle zone come l’area sud dove i prezzi del mercato del dispacciamento sono più alti.
In merito alle fonti rinnovabili, la cui capacità complessiva assegnata ammonta a 1 GW, Italia Solare evidenzia inoltre come sia ad oggi impossibile valutare la significatività del dato pubblicato da Terna e l’effettiva assenza di barriere all’ingresso per la partecipazione di queste fonti.
Alla luce di tali considerazioni, l’associazione auspica che Terna, il Mise e Arera avviino la pubblicazione delle informazioni degli esiti dell’asta a garanzia della massima trasparenza.