Nei giorni scorsi Enel ha presentato il piano strategico per il periodo 2020-2022. Il gruppo intende accelerare la decarbonizzazione del proprio mix di generazione, mediante significativi investimenti nelle rinnovabili e attraverso la riduzione progressiva della generazione da fonti termoelettriche. Il 50% del Capex totale del piano, che ammonterà a un totale di 28,7 miliardi di euro (+11% sul piano precedente), fa infatti riferimento a investimenti nella decarbonizzazione del parco impianti a livello globale, che passerà in particolare dalla realizzazione di 14,1 GW di nuovi impianti da fonti rinnovabili in tutto il mondo, con una crescita del 22% rispetto al precedente piano. Il gruppo intende anche ridurre la capacità e la produzione da carbone rispettivamente del 61% e del 74% rispetto ai livelli del 2018. Si prevede che la percentuale di rinnovabili sulla capacità totale raggiunga il 60% in tre anni.
Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale di Enel ha commentato: «Il piano che presentiamo evidenzia il successo del modello di business sostenibile e integrato che abbiamo adottato fin dal 2015 per cogliere le opportunità nel settore energetico legate ai trend globali della decarbonizzazione e dell’elettrificazione. Grazie a questo approccio, Enel è oggi una azienda più sostenibile, efficiente e remunerativa, con un profilo di rischio significativamente minore e una maggiore capacità di adattarsi rapidamente ai cambiamenti.
Anche il piano 2020-2022 si basa sul modello di business sostenibile che abbiamo costruito ed è in linea con i due trend globali che stanno cambiando il settore energetico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione del nostro vasto business di rete e l’adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai nostri clienti sono fattori chiave di questo piano. La solidità di questo piano strategico e la significativa visibilità sui risultati ci consentono di confermare il target di utile netto ordinario di gruppo per il 2020 e di aumentare quello del 2021 rispetto al piano precedente, oltre a fissare nuovi incrementi nei target dell’Ebitda e dell’utile netto ordinario per il 2022».
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