La Commissione Europea ha redatto il Green Deal, una tabella di marcia per rendere l’Europa il primo continente al mondo a emissioni zero entro il 2050.
Il Green Deal incentiva il passaggio a un’economia circolare e pulita che consenta di arrestare i cambiamenti climatici, stimolando l’uso efficiente delle risorse. Il documento mostra gli investimenti necessari e gli strumenti di finanziamento disponibili. L’accordo riguarda tutti i settori dell’economia compreso quello dell’energia.
La Commissione presenterà entro 100 giorni la prima European Climate Law. Presenterà inoltre la strategia sulla biodiversità per il 2030, la nuova strategia industriale e il piano d’azione sull’economia circolare. Si aggiungeranno la strategia “Dal produttore al consumatore” per una politica alimentare sostenibile e proposte per un’Europa senza inquinamento. “Ci metteremo subito al lavoro per rendere più ambiziosi gli obiettivi di emissione dell’Europa per il 2030 e fissare un percorso realistico per conseguire gli obiettivi per il 2050”, si legge in una nota rilasciata dalla Commissione Europea.
In concreto, per conseguire gli obiettivi in materia di clima ed energia attualmente previsti per il 2030, si stima che occorreranno investimenti supplementari annui pari a 260 miliardi di euro (l’1,5% del PIL del 2018). Pertanto all’inizio del 2020 la Commissione presenterà un piano di investimenti per contribuire a soddisfare le esigenze di investimento: almeno il 25% del bilancio a lungo termine dell’UE dovrebbe essere destinato all’azione per il clima. Inoltre la European Investment Bank, la banca europea per il clima, fornirà ulteriore sostegno. Per fare sì che il settore privato contribuisca al finanziamento della transizione ecologica, sempre nel 2020 la Commissione presenterà la Green Financing Strategy.
Proseguendo, a marzo 2020 la Commissione lancerà un Climate Pact per dare ai cittadini voce in capitolo e un ruolo nella formulazione di nuove idee.
Al contempo l’UE continuerà a promuovere i suoi obiettivi ambientali nell’ambito delle convenzioni dell’ONU sulla biodiversità e il clima e a rafforzare la sua diplomazia “verde”. Il G7, il G20, le convenzioni internazionali e le relazioni bilaterali saranno utilizzati per persuadere altri soggetti ad intensificare i loro sforzi. L’UE inoltre costituirà partnership con i paesi vicini dei Balcani e dell’Africa per aiutarli nelle rispettive transizioni.
La Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: «Il Green Deal europeo è la nostra nuova strategia per la crescita. Siamo determinati a fare sì che questa strategia abbia successo per il bene del pianeta e delle sue forme di vita. Mostrando al resto del mondo la nostra capacità di essere sostenibili e competitivi, possiamo convincere altri paesi a muoversi con noi».
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