Nel 2019 il 36% delle ristrutturazioni ha premiato l’efficientamento energetico (22% nel 2018)

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Nel 2019, il 36% delle ristrutturazioni immobiliari in Italia ha riguardato interventi di efficientamento contro il 22% dell’anno precedente, con un aumento di 14 punti percentuali. Quasi l’80% delle transazioni immobiliari invece ha riguardato abitazioni nelle classi energetiche A o B.

È quanto si evince da un’indagine condotta su un campione di oltre 800 agenti immobiliari da parte di Enea in collaborazione con l’Istituto per la competitività e la Federazione italiana agenti immobiliari professionali.

Il dato positivo sugli edifici di nuova costruzione si inquadra nella necessità di dover rispettare gli elevati standard imposti per legge alle nuove costruzioni, ma anche in una più qualificata domanda e offerta nel segmento delle nuove costruzioni, in cui l’elevata efficienza energetica dell’immobile rappresenta un indispensabile vantaggio di mercato. Anche il consolidamento dell’importante crescita dei numeri relativi al segmento del ristrutturato fa ben sperare nel fatto che l’efficienza energetica sia un aspetto al quale si guarda con attenzione crescente nella fase di ristrutturazione edilizia.

«L’efficienza energetica sembra affermarsi come un elemento sempre più indispensabile per l’offerta immobiliare, almeno per alcuni segmenti di mercato», ha commentato Franco D’Amore, vicepresidente dell’Istituto per la competitività. «Tuttavia su questa dinamica sostanzialmente positiva non possiamo sottacere le preoccupanti incognite gettate dal mutato orizzonte a causa della pandemia di Covid-19. Al momento non esiste una chiara visione a questo proposito, molto dipenderà dalla durata e dell’intensità delle misure restrittive adottate e dagli strumenti messi in campo per l’uscita dall’inevitabile crisi economica che si è innescata».

«Un cambiamento comportamentale da parte degli utenti finali rappresenta infatti un requisito imprescindibile per aggredire l’enorme potenziale di risparmio energetico rappresentato dagli immobili da ristrutturare. Sarà quindi necessario porre ancora più attenzione in futuro a queste complesse dinamiche, supportate e favorite da adeguati strumenti di policy e meccanismi di incentivazione, che dovranno essere strutturali almeno nel medio periodo, in modo da permettere una pianificazione pluriennale degli investimenti da parte di tutti gli stakeholder coinvolti», ha aggiunto Alessandro Federici, responsabile Enea del monitoraggio delle politiche per l’efficienza energetica.

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