Al termine degli Stati Generali governativi, svolti dal 13 al 21 giugno presso il Casino del Bel Respiro di Parco di Villa Pamphilj a Roma, Elettricità Futura ha chiesto al Governo e alle forze politiche di favorire lo sviluppo delle infrastrutture energetiche green ribadendo la necessità di uno sforzo corale per consentire al Paese di realizzare la transizione energetica auspicata dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. In particolare l’associazione chiede una maggior coordinazione nel definire gli iter autorizzativi per la realizzazione di impianti da FER.
“Siamo molto preoccupati che, nonostante le reiterate dichiarazioni del Governo sulla necessità di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, i dicasteri competenti continuino a non adottare procedure di autorizzazione coordinate e condivise”, si legge in una nota rilasciata da Elettricità Futura. “A confermare i nostri timori sono le recenti deliberazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri che hanno bloccato gli iter di alcuni impianti sia fotovoltaici sia eolici, sulla base di posizioni ministeriali discordanti. Se tra Sviluppo Economico, Ambiente e Beni Culturali non si assumerà al più presto una visione coerente e propositiva, sarà impossibile il raggiungimento dell’obiettivo previsto dal Pniec per le rinnovabili elettriche”.
Elettricità Futura crede che lo sviluppo del settore debba avvenire nel rispetto del territorio e del paesaggio ma anche di tempistiche e regole ragionevoli e certe. Le infrastrutture energetiche green rappresentano “l’opportunità più grande in termini di valore di investimenti sbloccabili nel breve termine, con un impatto significativo sul Pil”, come riporta il Rapporto finale della Task Force Colao “Iniziative per il rilancio dell’Italia 2020-2022”.