La Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato 10 impianti fotovoltaici e un patrimonio illecito di beni pari a 39 milioni di euro a diverse società e singoli soggetti con l’accusa di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini, durate circa tre anni, hanno rivelato un vero e proprio complesso sistema formato da gruppi imprenditoriali del nord e centro Italia supportati da pubblici funzionari e imprenditori della provincia di Bari.
Nel territorio del capoluogo pugliese sarebbero stati realizzati tre parchi fotovoltaici di cui sarebbe stata simulata la frammentazione in dieci installazioni solari contigue, ciascuna di potenza nominale inferiore a 1 MW, mediante redazione di atti pubblici ideologicamente falsi.
In questo modo ha spiegato la Guardia di Finanza i soggetti indagati «avrebbero potuto accedere al più agevole titolo autorizzativo della denuncia di inizio attività, trarre in inganno il GSE e indurlo a corrispondere alle società incentivi economici non spettanti».
Questi ultimi sono stati stimati, fino a ottobre 2018, per una cifra di 39 milioni di euro.
L’indagine ha coinvolto 37 persone fisiche, sei società, 17 città in nove regioni italiane in cui hanno sede le società coinvolte o sono residenti i soggetti indagati. Inoltre sono stati sequestrati 417 immobili, per un valore di circa 14 milioni di euro, quote societarie per 1,2 milioni di euro e 27 automezzi.