EGO Energy sta lavorando all’integrazione delle colonnine di ricarica dei veicoli elettrici per il mercato dei servizi di dispacciamento. L’azienda ha avviato, in collaborazione con DriWe, una nuova fase sperimentale che testerà il Vehicle to Grid (V2G), tecnologia che permette alle vetture elettriche di offrire servizi a supporto della rete elettrica.
DriWe è una PMI attiva su mercato della mobilità elettrica. L’azienda aveva già partecipato in qualità di capofila al bando Vehicle to Home, cofinanziato dalla Regione Veneto, per la realizzazione di un prototipo di “Smart Grid Urbana” nel quale l’auto elettrica si trasforma da semplice utilizzatore di energia in un elemento attivo della rete, in grado di cedere la sua energia per alimentare un edificio residenziale.
«In questa ottica l’auto elettrica diventa un accumulo di energia, che a seconda delle esigenze può essere utilizzata per alimentare l’autovettura quando è in movimento, fornire energia per uso residenziale, oppure contribuire all’equilibrio della rete elettrica», spiega Luca Secco, fondatore e Ceo di DriWe. «È uno scenario completamente nuovo, destinato a modificare la visione dell’auto. In Nord Europa si sta già realizzando la possibilità di utilizzare l’auto per immagazzinare l’energia prodotta da fonte rinnovabile per restituirla agli edifici e alla rete».
«Siamo attivi sul nuovo mercato dell’energia da oltre due anni nel corso dei quali ci siamo posizionati tra i primi operatori della demand-response in Italia», aggiunge Pietro Bosso, manager divisione digital energy di EGO Energy. «L’esperienza maturata in questo periodo nella modulazione di siti di produzione e consumo di energia, aggregati su base territoriale, è fondamentale per mettere a punto i corretti meccanismi di interazione con Terna, alle cui richieste è necessario rispondere entro 15 minuti dalla chiamata. Uno dei temi fondamentali da affrontare è che, per dare una risposta affidabile alla rete, non è sufficiente un punto di ricarica, ma è necessario prevedere gruppi di colonnine aggregate insieme, per essere certi che, nel momento della chiamata, ci sia un numero sufficiente di batterie collegate alla rete disponibili a fornire il servizio».
Un documento del RSE riporta che “per ogni milione di auto elettriche connesse in modalità Vehicle to Grid, ciascuna con possibilità di immagazzinare, oppure di immettere in rete, energia pari alla metà della propria capacità, stimabile in 10 kWh per auto, si avrebbe una riserva di energia disponibile pari a 10 GWh, distribuita sulla rete”.