IHS Markit stima che nel 2021 ci sarà una crescita delle installazioni solari del 34% per un nuovo installato totale di circa 158 GW. Questa stima è dovuta principalmente al ritardo nel completamento di numerosi progetti nel nuovo anno e un maggior interesse generale verso il mondo delle rinnovabili.
Questa stima segue quella relativa al 2020 che parla di un calo del 5% rispetto al 2019 per un totale di 118 GW di nuovo installato. La maggior parte di questo calo non è direttamente collegata alla pandemia da Covid-19 quanto all’aumento dei prezzi dei moduli che hanno spaventato e bloccato gli sviluppatori.
Nel corso del 2020 infatti l’incremento dei prezzi nelle materie prime ha portato a un aumento dei costi di produzione dei moduli. Il polisilicio è stato il primo materiale a subire un’importante impennata dei prezzi (in crescita del 60% tra giugno e settembre 2020) ma anche altri materiali come il vetro hanno seguito lo stesso trend obbligando i produttori di moduli ad alzare i prezzi e rinegoziare i contratti. In molti casi gli sviluppatori e gli Epc, senza scadenze rigide nel quarto trimestre, hanno rimandato al 2021 il completamento dei progetti.
Il 2021 sarà un anno particolare non solo per l’andamento dei prezzi dei moduli ma anche perché per la prima volta la crescita della domanda di fotovoltaico in Cina potrebbe essere in linea con la media mondiale. Negli anni scorsi infatti se la Cina cresceva in maniera importante, il resto del mondo segnava crescite più contenute e viceversa. Nel 2021 invece si avrà una crescita generale del fotovoltaico in tutti i mercati.
Cina e Stati Uniti rimarranno i Paesi dominanti e a loro sarà imputata oltre la metà della nuova capacità installata durante l’anno. Gli altri otto mercati nella classifica dei primi 10 al mondo raggiungeranno il 25% della domanda globale, in confronto al 40% del 2019. Questo significa che Cina e Usa consolideranno le loro posizioni mentre il resto del mercato sarà molto frammentato.
Ci si aspetta inoltre che il mercato australiano del fotovoltaico superi quello giapponese e che la Spagna superi la Germania. Probabilmente la Francia prenderà il posto della Corea del Sud nella 10° posizione nel ranking dei mercati globali. Da tenere sotto osservazione la performance di mercati emergenti come Colombia, Peru, Portogallo, Grecia, Irlanda, Oman, Arabia Saudita, Zambia, Thailandia, Filippine e Malesia.