Confagricoltura Piemonte: “Rivedere le regole per il fotovoltaico su suolo agricolo”

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Dopo le dure prese di posizione di Confagricoltura e Coldiretti contro alcuni progetti per l’installazione di grandi parchi fotovoltaici a terra, ora si apre un nuovo fronte in Piemonte dove si sta manifestando un rinnovo di interesse da parte di numerosi operatori verso la produzione di energia rinnovabile mediante la realizzazione di impianti solari su suolo agricolo.

Su questo tema, il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia, ha scritto una lettera al presidente della Regione Alberto Cirio e agli assessori all’Agricoltura Marco Protopapa e all’Ambiente Andrea Marnati per sottolineare la necessità di una maggiore regolamentazione.

«È da contemperare l’esigenza di diffusione degli impianti per la produzione di energia rinnovabile, sostenuta dalle politiche europee e nazionali, con la salvaguardia degli interessi agricoli, ambientali e paesaggistici» ha affermato Enrico Allasia. «Per questi motivi occorre promuovere un confronto per individuare le iniziative da adottare per assicurare la transizione verso un nuovo modello energetico sostenibile, nell’interesse del territorio e della società piemontese».

Per Confagricoltura la materia dei parchi solari, regolata anche dalla Regione Piemonte con una deliberazione della giunta regionale del 14 dicembre 2010, deve essere ridiscussa alla luce dell’evoluzione del quadro generale di riferimento.

«Attualmente nella nostra regione non è possibile realizzare impianti fotovoltaici a terra soltanto sui terreni che, in aree classificate agricole dai Piani Regolatori comunali, ricadano nella prima e seconda classe di capacità d’uso del suolo», chiarisce il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro.

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