Fasolino (Ecoem): “Bene le istruzioni operative del GSE sui moduli a fine vita”

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Luca Fasolino, direttore del consorzio Ecoem, accoglie con favore le novità introdotte dalle nuove istruzioni operative del GSE per il trattamento e smaltimento dei moduli fotovoltaici a fine vita.

Secondo Fasolino, infatti, il GSE è riuscito a migliorare gli aspetti non ancora regolamentati, ha chiarito le modalità e le tempistiche per la corretta gestione dei pannelli da trattare e smaltire.

«È un ottimo risultato proprio pensando alle migliaia di moduli che al momento non sono assicurati da nessuna garanzia finanziaria e che rappresentano una potenziale criticità per il futuro se non gestita bene», spiega Fasolino. «È stata rispettata una logica di continuità, eliminata l’incertezza operativa che ostacolava tutte le potenzialità di questo regolamento. Ci fa molto piacere che il GSE abbia rimarcato l’obiettivo principale per cui le istruzioni sono state create, ovvero quello di assicurare il corretto fine vita dei moduli fotovoltaici. Nei limiti del suo raggio d’azione, il Gestore delinea le responsabilità dei soggetti operanti nell’intera filiera assicurando un principio elementare ma molto utile all’ambiente».

Fasolino evidenzia anche l’importanza di una delle novità introdotte con le nuove istruzioni operative.

«La novità che riteniamo più importante riguarda il contesto normativo su cui è stato costruito il regolamento del GSE, ovvero il nostro Dlg.118/2020. Le nuove regole consentono infatti ai soggetti responsabili di impianti che non hanno una garanzia finanziaria, di poter richiedere l’iscrizione a un sistema collettivo identificato nell’elenco del ministero della Transizione Ecologica. Il soggetto responsabile può regolarizzare direttamente con un consorzio la registrazione dei moduli presenti nel suo impianto, evitando la decurtazione della quota smaltimento dagli incentivi e garantendo le attività di raccolta, trasporto e trattamento adeguato a fine vita».

Ecoem accoglie con favore anche la definizione di tempistiche certe: «Riguardo l’opzione di adesione

ad un sistema collettivo», conclude Fasolino, «i termini prevedono un massimo di 14 anni dalla data di entrata in esercizio per gli impianti domestici e 10 anni per gli impianti professionali. Il GSE, inoltre, concede un periodo di sei mesi a partire da oggi per tutti gli impianti incentivati prima del 2008, nel caso di impianti domestici, e prima del 2011 nel caso di installazioni professionali, in modo da consentire anche a questi soggetti di poter attivare l’opzione in modo retroattivo».

Scarica e leggi il documento “Istruzioni operative per la gestione e lo smaltimento dei pannelli fotovoltaici incentivati”

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