Venerdì 28 maggio a Palazzo Chigi il consiglio dei Ministri ha approvato la bozza del decreto Recovery, che contiene semplificazioni per favorire e accelerare la realizzazione di tutti gli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Tra il 31 maggio e l’1 giugno, il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il testo è disponibile a questo link.
Il decreto contiene importanti novità anche nell’ambito delle fonti rinnovabili. In materia di Superbonus, ad esempio, sono previste semplificazioni in merito alle procedure per l’accesso alla maxi agevolazione. Si potrà ricorrere alla sola comunicazione di inizio lavori asseverati (Cila) per avviare i lavori. In questo modo, sono stimati circa tre mesi in meno di attesa per poter procedere con gli interventi che rientrano nella maxi detrazione. Sempre per quanto riguarda il Superbonus, la misura sarebbe stata estesa anche a ospedali, ospizi, case di cura e caserme, ma non agli alberghi.
Buone notizie anche sul fronte dei grandi impianti. “Per accelerare il raggiungimento degli obiettivi nazionali di decarbonizzazione”, si legge in un comunicato sul sito del Governo, “sono semplificate le procedure autorizzative che riguardano la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’installazione di infrastrutture energetiche, impianti di produzione e accumulo di energia elettrica e, inoltre, la bonifica dei siti contaminati e il repowering degli impianti esistenti. Sono inoltre ridotti i tempi per la valutazione di impatto ambientale dei progetti che rientrano nel Pnrr, di quelli finanziati dal fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec). La durata massima della procedura sarà di 130 giorni”.
Infine, è stata istituita soprintendenza speciale presso il ministero della Cultura per la tutela dei beni culturali e paesaggistici interessati dagli interventi previsti nel Pnrr.
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