Moduli bifacciali: dal CEI arriva l’ok alle proposte di Elettricità Futura e Italia Solare

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Le proposte di modifica alla norma IEC 61215 in materia di moduli bifacciali da parte di Italia Solare ed Elettricità Futura sono state accolte. Nei giorni scorsi le due associazioni avevano inviato un documento congiunto a CEI, GSE, MiTE e RSE per condividere osservazioni sul tema dei moduli bifacciali e sui relativi criteri tecnici da considerare nell’ambito dell’installazione su impianti fotovoltaici esistenti e di futura realizzazione.

Le associazioni avevano evidenziato in particolare l’impatto che l’introduzione di una nuova definizione di “potenza nominale di un modulo fotovoltaico” basata sull’irraggiamento Bnpi avrebbe avuto sull’installazione dei moduli bifacciali. In particolare, a seguito di quanto presentato dalle due associazioni, il CEI ha chiarito che, sulla base della normativa tecnica in vigore, “la potenza nominale in corrente continua di un generatore fotovoltaico è data dalla somma della potenza nominale di ciascun modulo costituente il generatore fotovoltaico, misurate in condizioni di prova standard (STC), senza conteggiare, nel caso di moduli bifacciali, qualsiasi contributo del lato posteriore di tali moduli”.

Inoltre, in merito alla Guida 82-25 tuttora in vigore, alla quale fanno riferimento i decreti ministeriali dei Conti Energia, le regole tecniche del GSE, nonché i titoli autorizzativi emessi dalle autorità competenti, il CEI ha confermato che la definizione di potenza nominale di un impianto deve applicarsi sia ai moduli monofacciali sia a quelli bifacciali. “L’accoglimento della proposta di Elettricità Futura e Italia Solare”, si legge in una nota delle due associazioni, “consente di stimolare gli operatori ad applicare ogni soluzione disponibile per massimizzare l’efficienza dell’impianto e la produzione di elettricità da fonte solare a parità di superficie occupata”.

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