Italia Solare a Draghi: “Noi disponibili a sacrifici, ma solo se condivisi e se si cambia passo”

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Italia Solare

“Il gas non è quella fonte affidabile e conveniente che ministri, funzionari e top manager delle partecipate energetiche ci hanno sempre voluto far credere”. “Occorre un’accelerazione dell’incremento delle rinnovabili e il ruolo del gas deve essere urgentemente ridimensionato, a favore di rinnovabili e accumuli idraulici ed elettrochimici”.

Sono questi due dei passaggi principali del documento inviato da Italia Solare, per mano del presidente Paolo Rocco Viscontini, al presidente del Consiglio Mario Draghi e a tutti i ministri.

Il testo affronta di petto il tema dell’emergenza energetica e dell’aumento dei prezzi delle bollette per famiglie e aziende. “In termini assoluti per la materia prima energia l’Italia pagherà 140 miliardi di euro/anno anziché 40 miliardi. Parliamo di 100 miliardi di euro di extra-costo! Peccato che parliamo di soldi che escono dall’Italia, risultato, doveroso ricordarlo ancora, dell’aver puntato tanto, troppo, sul gas”.

Nel testo, Italia Solare si rende disponibile a valutare anche interventi eccezionali che comportino alcuni sacrifici per i possessori di impianti a fonte rinnovabile. “Vista l’eccezionalità del momento, è a nostro avviso corretto un provvedimento di partecipazione alle difficoltà del Paese, se legato solo ed esclusivamente a un limite al prezzo di vendita dell’energia rinnovabile (di sicuro non inferiore a 100 euro/MWh), per poter utilizzare le somme eccedenti per calmierare le bollette per gli italiani, esentando da tale provvedimento gli operatori che hanno contrattato a prezzo fisso la propria energia. Correttezza vorrebbe che si tenga conto dei ricavi perduti, per restituirli magari tramite una proroga del periodo di incentivazione del Conto Energia tale da recuperare le somme perdute. Tale limite ai prezzi di vendita potrebbe valere per il primo semestre del 2022, con un impegno a ridiscutere la situazione, per un’eventuale proroga del provvedimento, tra aprile e maggio dell’anno prossimo”.

Questa disponibilità è però condizionata alla volontà da parte del governo di realizzare interventi strutturali per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili: “Serve un’accelerazione straordinaria nello sviluppo delle rinnovabili. È questo l’intervento strutturale che chiediamo, nell’interesse di tutti gli italiani. Quanto sta succedendo dimostra inequivocabilmente che i numeri del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia Clima) devono essere rivisti al rialzo, e pure di molto”.

Il documento di Italia Solare individua alcuni elementi principali di questa accelerazione.

“Innanzitutto il GSE dovrebbe dedicarsi unicamente allo sviluppo delle rinnovabili. Non ha più senso dedicare risorse a cercare la carta o la firma che manca per tagliare gli incentivi di impianti installati oltre 10 anni fa. Potremmo accettare un limite al prezzo di vendita solo se si fermano definitivamente ispezioni e contenziosi”.

Viscontini sottolinea poi che “per ridurre in modo strutturale le bollette di famiglie e imprese, è spingere al massimo la diffusione degli impianti fotovoltaici con accumuli su tetti di case e aziende ma anche sui terreni privi di vincoli paesaggistici e ambientali”. A tal fine il documento chiede per gli impianti su tetti commerciali e industriali di attuare al più presto un credito d’imposta con valori più alti in presenza di amianto da bonificare. “Per gli impianti a terra occorre sbloccare urgentemente gli iter autorizzativi. A tal proposito, per essere davvero concreti, Le chiediamo di intervenire al più presto per sbloccare la partenza dell’attività della commissione di valutazione di impatto ambientale degli impianti di energia rinnovabile”.

“Il fotovoltaico è la sola fonte in grado di installare gradi potenze in breve tempo. È quello che ci serve per ridurre rapidamente e in misura crescente la dipendenza dal gas. È possibile arrivare anche a 10-15 GWp in un solo anno: tra il 2010 e il primo semestre del 2011 si installarono e collegarono 11 GWp di impianti fotovoltaici! Non si chiedono incentivi, ma solo sblocchi autorizzativi e provvedimenti di mercato”.

Altri elementi che vengono sollecitati da Italia Solare riguardano il demand-response e i prezzi dinamici.

Leggere il testo completo del documento inviato da Italia Solare al Consiglio dei Ministri