Tariffe elettriche: approvata la riforma dell’Aeegsi; premiato chi consuma di più; ignorate le richieste dal mondo delle rinnovabili

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Con la pubblicazione della delibera 582/2015/R/eel, avvenuta mercoledì 2 dicembre, l’Autorita per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico (Aeegsi) ha portato a conclusione l’iter per la riforma delle tariffe elettriche che nei mesi scorsi ha sollevato grandi discussioni riguardanti soprattutto l’impostazione di fondo che può essere riassunta nello schema “Più consumi meno paghi”.

La riforma, che interesserà i 30 milioni di utenti elettrici domestici italiani, diventerà operativa a partire dal 1° gennaio 2016 e con gradualità, tenendo conto dei risultati della sperimentazione.

L’obiettivo di fondo è quello di superare l’attuale struttura progressiva delle tariffe di rete e per gli oneri generali di sistema che prevede un costo unitario del kWh che cresce per scaglioni all’aumentare dei prelievi.

Sono state quindi completamente ignorate le richieste provenienti da numerose associazioni che hanno contestato in particolare il fatto che la riforma, così come era stata presentata dall’Aeegsi nel documento per la consulatazione pubblicato lo scorso giugno, si rivela fortemente penalizzante per gli utenti che hanno bassi consumi e per lo sviluppo delle energie rinnovabili.

In effetti, la simulazione pubblicata proprio sul documento dell’Autorithy (vedi anche immagine qui sotto) dimostra che la nuova impostazione farà aumentare la bolletta di chi ha bassi consumi, mentre i clienti con consumi importanti si vedranno un sostanziale taglio dei costi in bolletta (vedi notizia di SolareB2B del 23 giugno 2015).

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Ecco come l’Aeegsi spiega lo schema finale a cui tende questo cambiamento. “Al termine del processo di riforma, strutturato in 3 anni, quindi dal 1° gennaio 2018, la tariffa di rete (cioè i costi pagati per la trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica) e la tariffa per gli oneri di sistema (cioè i costi per sostenere attività di interesse generale per il sistema elettrico), in totale oltre il 40% della nostra bolletta, saranno uguali per tutti e per ogni livello di consumo. Ogni utente quindi pagherà in modo equo per i servizi che utilizza e la gradualità permetterà di evitare eccessivi effetti su chi oggi con bassi consumi paga un po’ meno: ora andrà a pagare l’esatto corrispettivo per il servizio che usa, non più agevolato, ma congruente con i costi. Per tutti gli altri, chi deve consumare di più, ad esempio le famiglie numerose o chi abita in aree non metanizzate, ci sarà una sostanziale riduzione del sovra-costo fino ad oggi sopportato”.
Il comunicato stampa dell’Aeegsi precisa ulteriormente l’obiettivo finale. “A regime, quindi dal 2018, secondo la riforma, per i servizi di rete viene definita una struttura tariffaria non progressiva, uguale per tutti i clienti domestici, impostata in base al criterio dell’aderenza ai costi dei diversi servizi: i costi di misura, commercializzazione e distribuzione verranno coperti in quota fissa pro-cliente (€/anno) e in quota potenza (€/kW/anno), mentre  i costi di trasmissione in quota energia (c€/kWh). Per la tariffa per gli oneri di sistema si mantiene invece una differenziazione tra clienti residenti (ai quali viene applicata tutta in quota energia come oggi, cioè in c€ per kWh prelevato) e non residenti (ai quali viene applicata sia in quota fissa, sia in quota energia), in modo tale che nel complesso tre quarti del gettito (per residenti e non residenti insieme) derivi comunque dalle quote energia. Nel complesso il 75% della bolletta dipenderà ancora dai kWh prelevati, mantenendo così un forte incentivo a comportamenti virtuosi da parte dei cittadini”.

Per quanto riguarda invece il processo di gradualità, dal 1° gennaio 2016 la struttura tariffaria a scaglioni rimarrà invariata mentre verrà effettuato un primo intervento per diminuire l’effetto di progressività ai consumi e ad aumentare le quote fisse per punto e per potenza. Dal 1° gennaio 2017 ci sarà la piena applicazione della tariffa non progressiva per i servizi di rete e verrà effettuato il primo intervento anche sulla tariffa per gli oneri di sistema, in modo da diminuire l’effetto di progressività e limitare a 2 il numero di scaglioni di consumo annuo; verranno poi introdotte tutte le novità legate all’impegno di potenza, con l’offerta di un maggior numero di livelli tra cui scegliere. Dal 1° gennaio 2018 la riforma sarà a regime, applicando la piena struttura non progressiva anche alla tariffa per gli oneri generali di sistema.

 

Consulta e scarica la delibera 582/2015/R/EEL del 2 dicembre 2015: Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici di energia elettrica. Contestuale aggiornamento delle compensazioni di spesa per i clienti domestici in disagio economico