Moduli fotovoltaici: nel 2024 la capacità produttiva in Cina verso 1,4 TW (+38%)

by Davide Bartesaghi
Davide Bartesaghi

Nel 2024 la capacità produttiva di moduli fotovoltaici in Cina potrebbe crescere fino a 1,4 TW. Il dato segnerebbe un incremento del 38% rispetto a 1 TW del 2023 e di circa il 120% se si considera il dato del 2022 (637 GW). È quanto emerge dal report “How will China’s expansion affect global solar module supply chains?” di Wood Mackenzie. Entro il 2026 la capacità produttiva di moduli in Cina potrebbe crescere ulteriormente fino a toccare 1,6 TW. Con questi tassi di crescita, la capacità produttiva nel Paese asiatico potrebbe soddisfare la domanda globale annuale di nuovi impianti fotovoltaici fino al 2032. Non solo: la Cina manterrebbe anche una market share poco più superiore all’80% per quanto riguarda la capacità produttiva di moduli a livello globale nel periodo compreso tra il 2023 e il 2026.

Moduli

“Molti Paesi hanno introdotto misure per aumentare la produzione locale di componenti fotovoltaici”, si legge in una nota di Wood Mackenzie, “ma non sono ancora competitivi in termini di costi rispetto all’offerta cinese. Un modulo Made in Cina costa il 50% in meno rispetto a quello prodotto in Europa e il 65% in meno rispetto a quello prodotto negli Stati Uniti”.

La Cina continuerà inoltre a essere leader tecnologico a livello globale. Sono infatti previsti piani di espansione delle linee per produrre celle N-Type. Wood Mackenzie stima oltre 1.000 GW di capacità produttiva di celle N-Type, 17 volte maggiore rispetto al resto del mondo.

Dopo la Cina, dovrebbe essere l’India ad avere maggior capacità produttiva entro il 2025.

“Ci sono però preoccupazioni per l’eccesso di offerta previsto nei prossimi anni”, continua il centro di ricerca. “Sopratutto rispetto alle vecchie linee di produzione per la realizzazione di celle di tipo P e M6, che rischiano di chiudere. Negli ultimi tre mesi la Cina ha dismesso più di 70 GW di capacità produttiva”.

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