Nella giornata conclusiva della Cop28, i 198 delegati presenti hanno approvato il Global Stocktake. Si tratta del primo bilancio globale sugli impegni presi dai vari Paesi per ridurre le emissioni di gas serra.
Il bilancio esamina l’attuazione dell’Accordo di Parigi e valuta i progressi collettivi verso il raggiungimento degli obiettivi a lungo termine. Lo scopo è quello di rafforzare la cooperazione internazionale. Include inoltre suggerimenti di azioni per il clima.
Nella bozza del Global Stocktake datata 13 dicembre, la Cop28 riconosce la necessità di tagli profondi e rapidi alle emissioni di gas serra. Inoltre invita le Parti a contribuire al raggiungimento di vari obiettivi in modo determinato a livello nazionale.
In riferimento alle fonti fossili, ad esempio, si legge un invito alla “transizione dai combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio in modo da raggiungere l’azzeramento netto entro il 2050”.
Sempre in riferimento alle fonti fossili, nella bozza discussa a Dubai si legge un invito a “eliminare il prima possibile i sussidi ai combustibili fossili che non contribuiscono alla risoluzione della povertà energetica né alla transizione energetica”.
«Sulle fonti fossili, nell’intesa c’è un chiaro messaggio di accelerazione verso il loro progressivo abbandono, riconoscendone il ruolo transitorio», ha commentato il ministro italiano dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto. «Abbiamo per la prima volta un linguaggio comune sulla fuoruscita dai combustibili fossili, per le emissioni zero nette al 2050. L’accordo sancisce la necessità di profonde e rapide riduzioni delle emissioni di gas serra, in un quadro di contestuale forte affermazione delle rinnovabili».
In relazione al ruolo delle rinnovabili, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha commentato in un post su X: «Una parte cruciale di questo storico accordo è davvero made in Europe. Tutto il mondo ha approvato i nostri obiettivi al 2030: triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica, entrambi entro il 2030. L’accordo di oggi segna l’inizio dell’era post-fossile».
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