Al 31 dicembre 2022, si contava un totale di 341 mila impianti fotovoltaici installati in Italia sfruttando il Superbonus. Si tratta di 2,1 GW di nuova potenza solare. Sul fronte storage, alla fine dello scorso anno le installazioni in regime di Superbonus sono arrivate a quota 329 mila per una capacità di accumulo pari a 7,7 GWh.
Questi dati sono contenuti nel 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali redatto da Enea. Per il fotovoltaico, gli interventi hanno rappresentato investimenti pari a 5 miliardi di euro mentre per lo storage la cifra ha raggiungo i 4,5 miliardi di euro.
Sempre in riferimento al Superbonus, il rapporto Enea evidenzia come a dicembre 2022 il numero totale di asseverazioni è stato pari a 352.101. Sul fronte spesa, si contano 60,7 miliardi di euro di investimenti ammessi a finanziamento, di cui 45,2 miliardi per lavori già conclusi. In termini di investimenti, i condomini rappresentano il 45,2% della spesa. Seguono le tipologie di edifici unifamiliari con il 36,6% e le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali con il 16,2%.
Nel rapporto si parla anche dei risultati relativi agli interventi con l’Ecobonus. In particolare, il report Enea evidenzia nel 2022 una riduzione degli interventi a poco meno di 941 mila contro gli 1,04 milioni del 2021 (-9,5%). Gli investimenti associati corrispondono a 6,8 miliardi di euro contro i 7,5 miliardi mobilitati nell’anno precedente (-9,3%). Dal 2007, anno di avvio della misura, il numero di interventi incentivati dall’Ecobonus si aggira intorno a 6,4 milioni, per un totale di poco meno di 60 miliardi di euro di investimenti attivati.
Queste detrazioni fiscali hanno contribuito all’avvicinamento dell’Italia agli obiettivi della nuova Direttiva sull’Efficienza energetica. Lo dimostrano anche i dati contenuti nel 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica sempre redatto da Enea.
Al suo interno si legge come, grazie agli interventi di efficientamento energetico, nel 2022 siano stati risparmiati in Italia 3 miliardi di euro nella spesa nazionale relativa all’energia. È quanto stimato appunto da Enea in relazione alle minori importazioni di petrolio e gas.
«In un quadro di trasformazioni profonde, Enea può svolgere un ruolo di guida tecnica nel processo di recepimento e nell’attuazione delle nuove politiche», ha sottolineato Gilberto Dialuce, presidente dell’Enea. «Può infatti fornire il supporto necessario per interpretare correttamente le direttive europee, adattarle alle specificità nazionali e coordinare gli sforzi dei diversi soggetti coinvolti. Inoltre, attraverso le attività di monitoraggio, Enea può contribuire ad aggiustare il tiro, laddove necessario».
Per scaricare il 12° Rapporto annuale sull’efficienza energetica clicca qui
Invece per scaricare il 14° Rapporto annuale sulle detrazioni fiscali clicca qui