European Energy Italia ha stretto un accordo triennale con l’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo. Oggetto della partnership è lo sviluppo di progetti da fonti rinnovabili in Lazio e in Italia. In particolare, il focus sarà sull’agrivoltaico.
Particolare attenzione sarà data all’integrazione degli impianti con il territorio e le produzioni di pregio caratteristiche del territorio comunale, regionale o italiano. Sono previste possibili collaborazioni per presentare nelle opportune sedi proposte progettuali definite in base agli accordi presi sui singoli progetti.
L’accordo coinvolge il Centro integrato di Ateneo, Sezione Centro di Ricerca e Diffusione delle Energie Rinnovabili dell’Università di Viterbo. Vedrà collaborare risorse del team multidisciplinare e multiculturale di European Energy Italia insieme a docenti e ricercatori dell’ateneo.
Tra le finalità della collaborazione ci sono obiettivi inerenti agricoltura digitale, energie rinnovabili, didattica e formazione professionale. Il pubblico cui si rivolge la collaborazione comprende interlocutori pubblici e privati, sistema camerale, imprese, istituti, studenti universitari e dottorandi.
«Importante è approfondire le tematiche sull’energia rinnovabile e in particolare sull’agrivoltaico anche in funzione della recente normativa ministeriale», ha dichiarato il professore dell’Università degli Studi della Tuscia Andrea Colantoni. «Con il presente accordo si vogliono realizzare nuove sperimentazioni in questi ambiti ivi compresi le nuove metodologie per il monitoraggio degli impianti agrivoltaici».
Alessandro Migliorini, country manager e director di European Energy Italia, ha aggiunto: «I nostri progetti si caratterizzano per la selezione delle migliori pratiche e tecnologie. Ma anche per l’integrazione con il territorio e la filiera del Paese su cui insistono. Abbiamo ritenuto che la collaborazione con una Università fosse un ottimo punto di partenza per portare anche in Italia i vantaggi della tecnologia agrivoltaica. Ringrazio l’Ambasciata Danese per il supporto ricevuto e il ruolo importante per arrivare alla definizione dell’accordo. Quest’ultimo è un chiaro esempio di collaborazione tra due Stati europei per lo sviluppo di un mix energetico coerente con le indicazioni del Green Deal».