Il fotovoltaico installato a terra in aree agricole sarà vietato, a meno che non si tratti di impianti agrivoltaici o installazioni in terreni non produttivi. È quanto emerso ieri, lunedì 6 maggio, dalla riunione del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi. In particolare il Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale.
Tra le norme introdotte c’è anche il divieto di installazione di nuovi impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra nelle zone classificate come agricole. Rientrano anche le installazioni che aumentano l’estensione di quelle già esistenti.
Sono salvi invece gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del Pnrr e quelli per i quali sono state già presentate le istanze per la realizzazione. Via libera anche ai progetti agrivoltaici e alle installazioni da realizzare in cave e miniere. Consentite infine anche le installazioni in aree in concessione a Ferrovie dello Stato, aree aeroportuali, aree della fascia autostradale e aree industriali.
«Le disposizioni della norma 199 del 2021 servivano a limitare l’uso di terreno agricolo, ma dopo tre anni non abbiamo ancora una definizione di aree idonee», dichiara il ministro Lollobrigida. «Interveniamo e poniamo fine all’installazione selvaggia di fotovoltaico a terra, ovviamente con pragmatismo. Abbiamo scelto di limitare questo divieto solo ai terreni produttivi. Il tutto a salvaguardia dei piani Pnrr che non intendiamo mettere in discussione in alcun modo».
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