Sabato 13 luglio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL Agricoltura con le modifiche approvate in fase di conversione. Il testo porta infatti con sé alcune novità rispetto al precedente decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 maggio 2024.
La legge modifica il comma 2. Le limitazioni agli impianti da fonti rinnovabili in aree agricole non si applicano ai progetti “per i quali, alla data di entrata in vigore del presente decreto, sia stata avviata almeno una delle procedure amministrative, comprese quelle di valutazione ambientale, necessarie all’ottenimento dei titoli per la costruzione e l’esercizio degli impianti e delle relative opere connesse ovvero sia stato rilasciato almeno uno dei titoli medesimi”.
Novità anche in materia di contratti di superficie, con l’estensione a sei anni anche ai contratti preliminari, con possibilità di recessione. Il comma 2-bis stabilisce infatti che “la durata dei contratti, anche preliminari, di concessione del diritto di superficie per l’installazione e l’esercizio di impianti da fonti rinnovabili non può essere inferiore a sei anni, decorsi i quali i contratti sono rinnovati per un periodo di ulteriori sei anni. Il testo spiega anche che alla seconda scadenza del contratto ciascuna parte ha diritto di attivare la procedura per il rinnovo a nuove condizioni. Oppure, è possibile rinunciare al rinnovo del contratto, comunicando la propria intenzione con lettera raccomandata da inviare all’altra parte almeno sei mesi prima della scadenza”.
Confermato il divieto per le installazioni di impianti fotovoltaici con moduli a terra su terreni produttivi. Esclusi anche gli interventi di repowering nei casi in cui le installazioni aumentino l’estensione di quelle già esistenti. Sono salvi invece gli impianti finanziati nel quadro dell’attuazione del Pnrr, tra cui le installazioni agrivoltaiche avanzate. Via libera anche alle installazioni che possano costituire una comunità energetica e alle installazioni da realizzare in cave e miniere. Consentite infine anche le installazioni in aree in concessione a Ferrovie dello Stato, aree aeroportuali, aree della fascia autostradale e aree industriali.
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