In Italia ci sono 3 GW di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici bloccati dalle Soprintendenze. Lo ha dichiarato il ministro alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani nel corso di un’audizione alle commissioni Ambiente di Camera e Senato che si è tenuta ieri, giovedì 14 ottobre. Il ministro ha presentato la “Proposta di piano per la transizione ecologica”.
«Abbiamo 3 gigawatt di impianti da fonti rinnovabili fermi, anche se hanno la valutazione di impatto ambientale favorevole. Le motivazioni sono incomprensibili. Ricordiamoci che dobbiamo installare 8 GW all’anno entro i prossimi cinque anni per traguardare l’obiettivo del 72% di fonti pulite al 2030. Per questo motivo ho chiesto di portare questi progetti in Consiglio dei ministri».
Nel corso dell’audizione Cingolani parla anche della volontà di realizzare una gigafactory in Italia da 45 GWh annui per la realizzazione di batterie da destinare all’automotive, e una gigafactory per la produzione di celle solari.
Consumo del suolo e agricoltura sono stati un altro tema oggetto di dibattito.
«Nel nostro piano non ci sono pannelli fotovoltaici a terra in agricoltura», conclude Cingolani. «Oggi c’è stata una riunione con Confagricoltura e vedremo Coldiretti nei prossimi giorni. Sono in corso interlocuzioni con il ministero delle Politiche agricole sul fatto che con opportune metodologie si può aumentare l’efficienza energetica delle nostre aziende agricole: con il fotovoltaico sui tetti e la rimozione dell’amianto, il fotovoltaico verticale, la circolarizzazione delle biomasse leggere e delle deiezioni animali per fare biogas ed eventualmente biometano, incentivando la sostituzione di mezzi agricoli che vanno con vecchi carburanti».
Clicca qui per guardare il video dell’intervento di Cingolani (al minuto 1:55:00 l’intervento specifico sui grandi impianti)