Dalla Commissione europea un piano per ridurre la domanda di gas russo e accelerare verso le FER

by Davide Bartesaghi
Davide Bartesaghi
Commissione europea

L’8 marzo la Commissione europea ha proposto un piano per una maggiore indipendenza degli stati del Vecchio Continente dai combustibili fossili russi. Il piano REPowerEU delinea una serie di misure volte a rispondere all’aumento dei prezzi dell’energia e a ricostituire le scorte di gas.

“Da vari mesi l’Europa si trova ad affrontare un aumento dei prezzi dell’energia”, si legge in una nota della Commissione. “Con il piano REPowerEU l’obiettivo è quello di ridurre di due terzi la domanda dell’UE di gas russo entro la fine dell’anno”.

La piena attuazione delle proposte della Commissione contemplate dal pacchetto “Pronti per il 55 %” ridurrebbe già il consumo annuo di gas fossile del 30%. Si tratta dell’equivalente di 100 miliardi di metri cubi entro il 2030. Con le misure previste dal piano REPowerEU si potrebbe eliminare gradualmente l’utilizzo di almeno 155 miliardi di metri cubi di gas fossile. In pratica, il volume importato dalla Russia nel 2021. Quasi due terzi di tale riduzione possono essere conseguiti entro un anno. La Commissione propone di collaborare con gli Stati membri per individuare i progetti più idonei a conseguire tali obiettivi.

«Dobbiamo diventare indipendenti dal petrolio, dal carbone e dal gas russi», dichiara Ursula von der Leyen, presidente della Commissione.

«Non possiamo assolutamente fare affidamento su un fornitore che ci minaccia esplicitamente. Dobbiamo agire ora per attenuare l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, diversificare le fonti di approvvigionamento di gas per il prossimo inverno e accelerare la transizione verso l’energia pulita. Quanto più velocemente passeremo alle energie rinnovabili e all’idrogeno, associati a una maggiore efficienza energetica, tanto più velocemente saremo di fatto indipendenti e in controllo del nostro sistema energetico».

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo responsabile per il Green Deal europeo, ha aggiunto: «È giunto il momento di affrontare le nostre vulnerabilità e di diventare rapidamente più indipendenti nelle nostre scelte energetiche.

È giunto il momento di passare alle fonti rinnovabili alla velocità della luce: le rinnovabili sono una fonte di energia a basso costo, pulita e potenzialmente infinita e, invece di finanziare l’industria dei combustibili fossili altrove, creano posti di lavoro qui. La guerra di Putin in Ucraina dimostra l’urgenza di accelerare la transizione verso l’energia pulita».

Infine Kadri Simson, commissaria per l’Energia, ha dichiarato: «L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha aggravato la situazione della sicurezza dell’approvvigionamento e portato i prezzi dell’energia a livelli senza precedenti. Per le restanti settimane di quest’inverno l’Europa dispone di quantità di gas sufficienti, ma dobbiamo ricostituire urgentemente le riserve per il prossimo anno. La Commissione proporrà pertanto che entro il 1º ottobre gli impianti di stoccaggio di gas nell’UE siano riempiti almeno al 90%. Abbiamo inoltre delineato la regolamentazione dei prezzi, gli aiuti di Stato e le misure fiscali intesi a proteggere le famiglie e le imprese europee».

Per leggere la bozza del piano REPowerEU della Commissione europea, clicca qui