In linea con la filosofia dell’economia circolare, Meyer Burger Technology ha stretto un accordo con LuxChemtech, start-up clean-tech tedesca specializzata nel trattamento e nella lavorazione del silicio, nel suo riciclo e nel riciclo di altri materiali rari di importanza strategica.
A seguito di questa partnership, la maggior parte dei rifiuti generati dai processi produttivi di prodotti solari sarà riciclata e riutilizzata.
In particolare Meyer Burger fornirà i residui delle attività di produzione come vetro, lamine, alluminio e frammenti di celle. LuxChemtech li processerà e recupererà i materiali preziosi come il silicio e l’argento che saranno reimmessi nel ciclo economico.
Il riciclo avverrà all’interno di una nuova fabbrica, inaugurata il 25 ottobre presso la LuxChemtech di Freiberg, alla presenza del ministro degli Affari Economici della Sassonia, Martin Dulig. Questo impianto è adatto anche al disassemblamento di moduli fotovoltaici e celle solari.
«La nostra azienda è impegnata nell’imprenditoria sostenibile e ha obiettivi importanti verso una completa economia circolare», ha dichiarato Katja Tavernaro, chief sustainability officer di Meyer Burger. «Non ci focalizziamo solo sull’innovazione e l’efficienza dei prodotti fotovoltaici ma prendiamo in considerazione l’intera catena di valore. Pensiamo al riciclo di materiale fin dalle prime fasi di lavorazione».
Ingo Röver, CEO e cofondatore di LuxChemtech, ha aggiunto: «Se voglio realizzare prodotti high-tech devo anche avere le materie prime corrette. In Germania ce ne sono poche e abbiamo necessità di importarle. Entra qui in gioco il nostro servizio Recycling 4.0. Tramite una tecnologia sofisticata, riusciamo a recuperare le materie prime dei prodotti solari come argento e silicio e a riciclarle».
La cooperazione tra le due aziende è anche finalizzata a un investimento congiunto in innovazione, ricerca e sviluppo di nuove soluzioni.