Oggi, venerdì 11 febbraio, Italia Solare è intervenuta nel corso di un’audizione alla 5a commissione del Senato. L’associazione ha presentato una serie di richieste correttive al DL Sostegni Ter. L’associazione sottolinea innanzitutto come gran parte delle proposte presentate a fine dicembre 2021 per contrastare il caro bollette non siano state considerate.
“Abbiamo presentato la proposta di un cap al prezzo dell’energia per dedicare le risorse eccedenti alla riduzione delle bollette”, si legge in una nota dell’associazione. “Un gesto di responsabilità dettato dalla consapevolezza della criticità del momento, ma che aveva senso alle seguenti condizioni: che le somme fossero restituite, in modalità e tempi da concordare; che partecipassero tutti i soggetti della filiera energetica con ricavi maggiori; che si sbloccassero le richieste di autorizzazione dei grandi impianti a terra e che si promuovesse l’installazione di fotovoltaico, specie sui tetti delle aziende. Invece, il DL Sostegni ha preso in considerazione solo la prima parte ignorando totalmente le nostre richieste”.
A causa di queste criticità, l’associazione sottolinea come si stia assistendo a molti stop agli investimenti in nuovi impianti fotovoltaici e in interventi di repowering. Gli investitori temono che, in futuro, lo Stato intervenga d’arbitrio quando ritiene che ci siano guadagni troppo alti.
“Chiediamo che questo intervento abbia termine il 30 giugno”, continua Italia Solare, stabilendo che al 30 aprile si apra un tavolo tra il governo e le parti interessate. La manovra poi non deve valere per gli impianti che non hanno mai ricevuto incentivi e per le installazioni di potenza inferiore a 200 kWp. Chiediamo anche un meccanismo di restituzione o compensazione finanziaria per i produttori a cui sono prelevate le somme eccedenti la soglia stabilita. Infine, chiediamo che la tariffa soglia sia più alta di quella stabilita nel DL. Noi a dicembre chiedevamo 100 euro al MWh. Il DL di fatto parla di circa 60. Riteniamo che 80 possa essere un valore congruo, anche al fine di considerare il valore dei titoli delle emissioni CO2”.
E ancora, l’associazione chiede che il GSE cambi approccio nei confronti delle rinnovabili e che supporti enti locali e operatori ad aumentare le installazioni di impianti fotovoltaici. Inoltre, chiede che parta un “piano straordinario e urgente di solarizzazione del Paese”, in quanto il solo modo per abbassare velocemente e in modo strutturale e tangibile le bollette è quello di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili e in particolare quella fotovoltaica.
“Occorre sbloccare immediatamente le autorizzazioni, finalizzare urgentemente i decreti attuativi del DLgs Rinnovabili, così che, tra i diversi provvedimenti utili, si realizzino tutte le condizioni perché l’autoconsumo altrove possa diffondersi rapidamente”, conclude Italia Solare.
“Bisogna prevedere crediti d’imposta per spingere sempre più aziende a installare impianti fotovoltaici e garanzie di Stato ai trader che sottoscrivono contratti PPA. Interventi sugli extra profitti di chi estrae gas o vende energia dai combustibili fossili potranno facilmente e abbondantemente coprire le somme che risulteranno mancanti in seguito alle modifiche sopra elencate. Ci auguriamo che il Parlamento, considerando le nostre richieste, corregga sostanzialmente questo provvedimento, che è inefficace, iniquo e dannoso.
Chiediamo infine al Parlamento di sollecitare al governo l’attivazione di una commissione, composta da rappresentanti di tutte le parti, che affronti la questione energetica. Individuando, ad esempio, provvedimenti che non creino problemi al raggiungimento degli obiettivi di lungo termine e che consentano modifiche strutturali del sistema energetico”.
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