In questi giorni sono stati dedicati molti approfondimenti relativi all’effetto dell’eclissi di sole del 20 marzo sulla sicurezza della rete elettrica nazionale. Ma cosa ha comportato il distacco di quasi il 50% degli impianti fotovoltaici italiani sul mercato dell’energia? Ha risposto AssoRinnovabili, dimostrando come poche ore senza fotovoltaico (dalle 7.00 alle 14.00) abbiano fatto impennare il prezzo dell’energia. L’assenza del fotovoltaico ha infatti fatto registrare un incremento, intorno alle 11.00, di quasi 40 euro a MWh portando il prezzo a 90 euro a MWh (circa l’80% in più del giorno precedente). Su base giornaliera le stime di AssoRinnovabili dicono che l’approvvigionamento di energia elettrica abbia comportato per gli acquirenti un esborso pari a circa 12 milioni di euro in più rispetto al giorno precedente, con un incremento del 30% sul costo totale, passato da 40 a 52 milioni di euro. Un’evidenza non nuova per AssoRinnovabili, che in un suo recente studio ha analizzato come il calo dei consumi elettrici nel 2014 da una parte, e il contestuale incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili dall’altra, abbiano inciso sulla formazione del prezzo dell’energia all’ingrosso con un risparmio complessivo di oltre 7,3 miliardi di euro nel triennio 2012-14 proprio grazie all’effetto di eolico e fotovoltaico.
(s3)