GSE: il 70% delle regioni italiane ha superato l’obiettivo di consumo da FER per il 2020

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Quasi tutte le regioni e le province autonome italiane hanno superato le previsioni di consumo di energia da fonti rinnovabili al 2014 e il 71% di esse ha raggiunto anche le previsioni al 2020 stabilite dal decreto del 15 marzo 2012 del ministero dello Sviluppo Economico, noto come decreto burden sharing.

I dati sono evidenziati nel rapporto “Monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia. Anni 2012-2014” del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che presenta i dati statistici ufficiali sui consumi finali lordi di energia, complessivi e da fonti rinnovabili, rilevati nelle regioni e nelle province autonome italiane dal 2012 al 2014.  Nei due anni presi in esame il 99% delle regioni e delle province autonome ha mostrato una quota dei consumi finali lordi di energia coperta da FER superiore alle previsioni, sia per il settore elettrico sia per il settore termico, e in molte regioni sono stati traguardati anche gli obiettivi fissati per il 2020.

In testa alla classifica della quota di FER sul totale dei consumi nel 2014 c’è la Valle d’Aosta, che con il 74,6% di rinnovabili supera di 23,6 punti le previsioni del burden sharing per il 2014 e di 22 punti quelle per il 2020, seguita dalla provincia autonoma di Bolzano che ha raggiunto il 61,4% e da quella di Trento (41,6%).

A livello nazionale, nel 2014 la quota di FER utilizzate era pari al 16,2%, dato nettamente superiore a quello previsto dalla legge per lo stesso anno, ovvero il 9,3%, ma anche alla previsione per il 2020, pari al 14,3%, ovvero, come spiega il GSE “l’obiettivo nazionale del 17% al netto dei contributi delle FER nei trasporti al numeratore”.