Ad Alessandria avviati due impianti FV con inseguitori per un totale di 2,9 MW

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Lo scorso 16 giugno, su di una cava dismessa nel comune di Gamalero in provincia di Alessandria, sono stati allacciati alla rete elettrica due parchi fotovoltaici per una potenza totale di 2,9 MW.

Gli impianti sono stati realizzati dall’azienda Solarys Innovative Solutions SRL di Arezzo e sono composti da inseguitori solari sviluppati dall’azienda RCM Italia di Cuneo. Per quanto riguarda i componenti sono stati utilizzati moduli Sunerg Solar e inverter ABB.

Nei primi giorni di operatività ognuno dei due impianti da 1,4 MWP ha raggiunto una produzione di 14 MWh di energia al giorno grazie anche all’accurato meccanismo di backtracking, che garantisce assenza di ombre dall’alba al tramonto, e al generoso distanziamento delle file di inseguitori.

È arrivato così a conclusione il lungo percorso di un progetto chiamato “Moonraker” che aveva preso il via addirittura nel 2010. Allora era stato studiato un innovativo sistema di concentrazione solare a specchi piani, m il progetto si era bloccato per le vicende legate alla crisi del mercato dopo la fine del Conto Energia e alla morte prematura del suo ideatore Franco Viberti.

L’idea è poi stata ripresa da un professionista e amico di Viberti, il fisico Umberto Bellotti, e da un imprenditore, Luigi Pio, titolare con alcuni soci dell’azienda agricola proprietaria della cava.

RCM Italia si è assunta l’incarico di progettare e realizzare a tempo di record l’inseguitore monoassiale. Per il sistema di automazione per la movimentazione dei pannelli, RCM ha studiato e realizzato, in collaborazione con ABB, un sistema di controllo degli inseguitori basato sulla precisa misurazione dell’inclinazione di ogni singola vela tramite inclinometro Mems e su formule astronomiche esatte.

L’inseguitore RCM, già dalla sua prima versione, si caratterizza per il perfetto bilanciamento delle masse sospese, che consente di far ruotare i circa cinquanta pannelli da due metri quadrati con una potenza elettrica dell’attuatore lineare, in assenza di vento, di soli 20 Watt. Il sistema si basa su quadri di controllo collocati in campo, ognuno dei quali pilota indipendentemente dodici vele, che comunicano tra loro e con il quadro di controllo in cabina attraverso una normalissima rete Ethernet.

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