Anie Rinnovabili: Superbonus, comunità energetiche e semplificazione delle autorizzazioni tra i nuovi fronti di lavoro

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Nella giornata di ieri, mercoledì 8 luglio, il consiglio direttivo di Anie Rinnovabili ha tenuto l’assemblea dei soci per definire i nuovi obiettivi.

Anie Rinnovabili, che oggi conta in Italia 150 aziende associate e nove gruppi di lavoro, ha chiuso il 2019 con 500 attività tra riunioni, comunicazioni, audizioni, workshop e consultazioni. Tutte queste attività hanno visto l’associazione fortemente impegnata in un dialogo costante con le istituzioni nazionali, soprattutto in relazione al raggiungimento degli obiettivi del Pniec, e con le istituzioni regionali per il lancio di nuovi bandi per incentivare lo storage in tutta Italia.

Fino ad oggi Anie Rinnovabili ha incontrato 9 regioni, e tre di queste hanno finanziato bandi a sostegno dell’accumulo, per un totale di 12milioni di euro.

E per il futuro?

«Sicuramente ci impegneremo per promuovere il fotovoltaico sui condomini ai fini di creare comunità energetiche per lo scambio di energia, e punteremo a un dialogo serrato con le istituzioni per ottimizzare subito il Superbonus al 110%», spiega Alberto Pinori, presidente di Anie Rinnovabili.

«Siamo già in contatto con il senatore Gianni Girotto per fare in modo che la conversione in legge del decreto e la pubblicazione delle linee guida dell’Agenzia delle Entrate siano il più ravvicinate possibili per non allungare la fase di stallo che sta colpendo il comparto dei piccoli impianti fotovoltaici. Il secondo tema per noi fondamentale è quello del consumo del suolo. Una stima del potenziale italiano degli impianti utility scale a terra ammonta a non meno di 750milioni di euro all’anno nel caso in cui si snellissero gli iter autorizzativi. Senza il contributo degli impianti utility scale difficilmente traguarderemo gli obiettivi del Pniec».

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