Anche Anie Rinnovabili ha commentato gli esiti del secondo bando del Decreto FER1 pubblicato lo scorso 28 maggio. Il verdetto del secondo bando vede assegnato solo il 60% della potenza disponibile pari a 872 MW.
Inoltre gli impianti in asta e a registro si sono aggiudicati rispettivamente il 72% ed il 30% della potenza disponibile mentre solo i contingenti dei registri del Gruppo A e del Gruppo B sono andati saturati.
Alla luce dei risultati, Anie Rinnovabili chiede una tempestiva semplificazione degli iter autorizzativi. Questa manovra, però, non è sufficiente “se non è accompagnata da un cambiamento di approccio verso le tematiche ambientali”, si legge in una nota rilasciata dalla federazione. Gli operatori del settore infatti si scontrano con la burocrazia degli iter autorizzativi e Anie Rinnovabili chiede che siano rispettare almeno le tempistiche previste dalla normativa vigente.
Ma la semplificazione passa anche attraverso la revisione del DM FER. Per l’associazione sarà infatti importante “riallocare la potenza non assegnata, in particolare prevedendo di spostare quella inutilizzata dal gruppo A2 al gruppo A e di incrementare il numero di bandi almeno con altre due sessioni in modo da recuperare il tempo necessario a far autorizzare gli impianti”, si legge sempre nella nota rilasciata da Anie Rinnovabili.