AssoRinnovabili ha sollecitato l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico a rivedere la sua interpretazione della definizione di “unità di consumo” relativa ai Sistemi Efficienti di Utenza contenuta nella Deliberazione 578/2013/R/eel del 12 dicembre 2013. Infatti, come sottolinea l’associazione in una lettera inviata ieri, 29 luglio, all’Autorità: “Con un’interpretazione errata della norma, l’Aeegsi vorrebbe escludere dalla qualifica di SEU strutture complesse come porti, aeroporti, stazioni ferroviarie, centri commerciali, ospedali, poli fieristici, ortomercati e condomini, le cui unità immobiliari non sarebbero “destinate in via esclusiva alla realizzazione di un unico prodotto finale o servizio” (Deliberazione 578/2013/R/eel). Tale interpretazione, secondo l’associazione, impedirebbe a molte imprese interessate di realizzare sistemi energetici che garantiscono l’autoconsumo, ostacolando così la diffusione dell’efficienza energetica. “Tanto premesso”, prosegue la lettera “AssoRinnovabili chiede che l’Autorità in indirizzo confermi che la Deliberazione 578/2013/R/eel debba essere letta nel senso di ammettere che un sistema in cui sia presente un unico impianto di produzione di energia connesso al diverso cliente finale, possa essere qualificato come SEU anche nelle ipotesi in cui il cliente finale sia costituito da strutture complesse (centri commerciali, aeroporti, ospedali, condomini, ecc.) nelle quali siano presenti più unità immobiliari finalizzate a fornire il medesimo servizio (ad esempio gli esercizi commerciali presenti nei centri commerciali) le quali compongono un’unica unità di consumo”. Concludendo AssoRinnovabili ha paventato il rischio che, nel caso in cui l’Autorità non cambiasse l’orientamento ostile nei confronti dei SEU, i soggetti interessati potrebbero staccarsi dalla rete elettrica.
(sb)