Continua la battaglia avviata da Coldiretti per fermare i lavori di realizzazione del maxi impianto fotovoltaico di Loreo, in provincia di Rovigo. Lunedì 12 aprile, l’associazione ha raccolto più di 500 firme con questo obiettivo.
Tutto ha avuto inizio una settimana fa, quando Coldiretti Veneto aveva reagito con disappunto al parere positivo espresso dalla Conferenza dei Servizi in relazione all’impianto fotovoltaico a terra che dovrebbe essere realizzato nel comune di Loreo. L’impianto occuperebbe oltre 50 ettari di coltivazioni a ridosso di una delle aree di maggior pregio del Veneto nei pressi del Parco del Delta del Po.
Alla posizione dell’associazione si è unito il comitato “Mamme Zero consumo suolo” e altri i soggetti che hanno aderito alla raccolta firme. Parallelamente, si sono unite le forze delle altre Coldiretti del Veneto.
«Abbiamo creato un’onda che spinge», dichiara il presidente di Coldiretti Rovigo, Carlo Salvan. «La terra è la cosa più preziosa che abbiamo, ma non tutti sono d’accordo. Senza citare tutti i riflessi negativi in termini paesaggistici e ambientali, l’orrore di questi parchi è dovuto alla loro estensione. Intere aree rurali diventeranno interamente artificiali, in lungo e in largo».
Nei giorni scorsi anche Ivan Dall’Ara, presidente della Provincia di Rovigo, ha manifestato la sua contrarietà a queste installazioni e si impegna a presentare un ordine del giorno in tal senso nel prossimo consiglio provinciale chiedendo alla Regione di accelerare il più possibile il percorso legislativo per bloccare questi impianti.
«Ancora una volta viene chiesto alla nostra provincia di ospitare impianti e parchi fotovoltaici», ha dichiarato Dall’Ara. «In meno di un anno, abbiamo visto depositare almeno cinque progetti di questo tipo. Sul nostro Polesine insistono già diverse ferite di questo genere, inflitte in tempi non troppo lontani; la cosa che preoccupa è che di tutte queste richieste di suolo polesano si sa poco o nulla, peggio ancora i cittadini non sono informati. Per la crescita del settore delle energie rinnovabili ci sono alternative valide al fotovoltaico a terra, come appunto gli impianti sui tetti delle strutture agricole senza dimenticare le aree industriali e commerciali».