Nel 2019 Consorzio Ecoem ha raccolto oltre 2.200 tonnellate di rifiuti tecnologici, comprendendo sia rifiuti domestici che professionali. Considerando solo i rifiuti domestici, la raccolta è stata di più di 1.600 tonnellate che, in confronto alle 1.076 raccolte nel 2018, rappresentano una crescita del 52%.
Il Consorzio raggiunge l’obiettivo posto ad inizio anno con il raggruppamento che comprende freddo e clima, l’R1, a raggiungere i migliori risultati di crescita. L’R4, che riguarda apparecchiature di consumo ed elettronica generica, ha superato le 1.000 tonnellate. Risultati positivi anche nel settore delle sorgenti luminose R5, dove il Consorzio ha raccolto oltre 70 tonnellate di lampade. Positivo anche il settore professionale con più di 500 tonnellate di rifiuti tecnologi raccolti, un netto miglioramento rispetto all’anno precedente quando se ne raccolsero 243.
«Siamo davvero contenti dei risultati ottenuti in questo anno, in 12 mesi abbiamo aumentato la capacità di raccolta generale di oltre il 50% ed abbiamo evaso più di 1.250 richieste di ritiro dai centri di raccolta con un tasso di puntualità pari al 98%», ha commentato Luca Fasolino, direttore Ecoem. «Sono numeri che abbiamo raggiunto grazie alla collaborazione di tutti gli attori della filiera e ad una struttura molto dinamica e flessibile come quella che Ecoem ha puntato a creare in questi anni. Siamo riusciti anche a raggiungere un lieve seppur arduo miglioramento di quasi il 5% nella media chilo per singolo ritiro, dato che riflette l’efficienza logistica e l’impatto ambientale sostenibile. Anche il settore professionale ha conseguito una crescita importante del 47%, sicuramente dovuta alla partnership tra il Consorzio Ecoem ed Ecoem Servizi, ovvero la divisione B2B del Sistema Collettivo che si propone come un Partner qualificato per la gestione integrata dei rifiuti professionali su tutto il territorio Nazionale».