Legambiente: ecco i 20 luoghi dove le FER sono bloccate dalle autorizzazioni

by editore
editore
Decreto FER

Nei giorni scorsi Legambiente ha presentato il report “Scacco matto alle rinnovabili”, attraverso il quale viene analizzato il tema delle autorizzazioni per lo sviluppo dei grandi impianti fotovoltaici ed eolici. Attraverso una mappa del nostro Paese, l’associazione evidenzia 20 storie simbolo dove progetti o iniziative sono frenate dagli iter burocratici.

“Le rinnovabili stentano a decollare nonostante lo sviluppo nel settore sia da tempo maturo e strategico per contenere i cambiamenti climatici e offrire una sana opportunità di crescita nei territori”, si legge in una nota di Legambiente.

“A metterle sotto scacco matto sono normative obsolete, la lentezza nel rilascio delle autorizzazioni, la discrezionalità nelle procedure di Valutazione di impatto ambientale, blocchi da parte delle sovrintendenze, norme regionali disomogenee tra loro a cui si aggiungono contenziosi tra istituzioni. E la poca chiarezza è anche causa delle opposizioni dei territori che devono districarsi tra regole confuse e contraddittorie”.

A dimostrazione di quanto gli iter burocratici possano rendere difficile la vita delle fonti rinnovabili, il report di Legambiente riporta i dati Terna in tema di richieste di connessione pendenti e in attesa di risposta fra il 2018 e il 2020. In particolare, se si considerano solo eolico e fotovoltaico, a fine 2020 ammontavano a circa 95 GW le richieste per la connessione alla rete elettrica nazionale di trasmissione in alta tensione, a cui si aggiungono ulteriori 10 GW di richieste ai distributori locali di energia in media e bassa tensione, per un totale di 2.658 richieste nel triennio 2018-2020.

Degli oltre 95 GW di richieste totali, circa 57 riguardano impianti solari fotovoltaici, circa 38, invece, impianti eolici. Di questo totale, ben 27 GW si trovano ancora nelle prime due fasi dell’iter autorizzativo previsto da Terna, ovvero tra la richiesta di connessione e l’elaborazione del preventivo. Del quantitativo complessivo, oltre 78 GW di richieste provengono dalle zone del centro-sud, sud e Sicilia.

Relativamente alla media e bassa tensione, le richieste totali di connessione sono poco meno di 10 GW, di cui quasi 8 GW da fotovoltaico e 2 GW da eolico. Del totale, sono quasi 3 i GW che hanno superato la fase di accettazione della richiesta ma devono entrare ancora nella fase operativa di connessione. Anche in questo caso, le aree del centro-sud, sud e Sicilia rappresentano le quote più importanti delle richieste per un totale di circa 6 GW, seguite dal nord e dalla Sardegna, che insieme raggiugono quasi i 2 GW.

Per scaricare il report di Legambiente, clicca qui

newsletter