Sette tra le principali imprese che si occupano della fornitura di luce e gas sono state multate per l’attivazione di forniture non richieste. È quanto comunicato dall’Autorità garante della concorrenza e del Mercato, o Antitrust, che nel mese di novembre ha chiuso sette procedimenti sulle modalità di offerta e conclusione dei contratti a distanza di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero, ovvero quelli raccolti attraverso la rete degli agenti porta a porta e attraverso il canale telefonico (il cosiddetto teleselling). L’ammontare complessivo delle sanzioni è di 6 milioni di euro. Le istruttorie si sono concluse con l’applicazione di multe commisurate alla dimensione delle singole aziende e alla gravità delle violazioni del Codice del Consumo riscontrate. Le imprese interessate sono Enel Energia, che ha ricevuto una multa di 2,15 milioni di euro, Eni, con una sanzione di 2,1 milioni, Acea Energia (600 mila euro), Hera Comm (366 mila euro), Gdf Suez Energie (200 mila euro), Green Network (340 mila euro) e Beetwin (320 mila euro).
Durante i procedimenti istruttori, avviati dall’Antitrust tra ottobre 2014 ed aprile 2015 sulla base di numerose segnalazioni di singoli consumatori, associazioni e imprese concorrenti, l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ha reso un articolato parere, nell’ambito della collaborazione prevista dal Protocollo di Intesa tra le due Autorità. Le ispezioni presso le imprese si sono avvalse, inoltre, della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
A giudizio dell’Antitrust, i sette operatori avrebbero “alterato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori, adottando procedure di contrattualizzazione in violazione del Codice del Consumo. Queste pratiche sfruttavano il contesto di asimmetria informativa in cui avvengono le scelte dei consumatori, a causa della complessità intrinseca delle offerte commerciali di energia elettrica e gas naturale nel mercato libero”.
(sb)