Dazi del 35% sul valore dei moduli fotovoltaici importati dalla Cina che eccedono la quota dei 500 MW e del 30% su quello delle celle. Questa la proposta di Rhonda K. Schmidtlein, presidente dell’International Trade Commission degli Stati Uniti, in risposta alle richieste avanzate da Suniva e SolarWorld. Si prevede inoltre che i dazi abbiano una durata di quattro anni e diminuiscano gradualmente di anno in anno. Un altro membro della commissione ha invece avanzato l’idea di stabilire una soglia di importazione di 8,9 GW per il primo anno, che potrebbe aumentare di 1,4 GW per ognuno degli anni successivi.
Il sistema tariffario proposto risulterebbe meno gravoso per le aziende cinesi rispetto a quello suggerito da Suniva e Solarworld, che chiedevano 25 centesimi al watt sulle celle e 32 centesimi al watt sui moduli. Infatti, considerando un prezzo di importazione di circa 32 centesimi al watt, spiegano gli analisti di Bloomberg New Energy Finance, le tariffe del 30 e 35% potrebbero impattare per circa ulteriori 10 o 11 centesimi, portando il costo dei moduli di importazione a quello di settembre 2016. Si tratta di un valore molto più basso rispetto alle richieste di Suniva che ha manifestato delusione per l’iniziativa della Commissione.
L’International Trade Commission invierà le sue raccomandazioni al presidente Donald Trump, dal quale si attende la decisione finale entro la fine di gennaio.