Italia Solare ed Elettricità Futura hanno commentato il secondo bando del Decreto FER1 pubblicato lo scorso 28 maggio, chiedendo una maggiore semplificazione per accelerare la partecipazione del fotovoltaico.
Come per il primo bando, ancora una volta è stato ampio il gap tra contingenti di potenza messi a disposizione tra aste e registri, e i progetti autorizzati pronti per la cantierizzazione. Ad esempio nel Gruppo A, relativo agli impianti fotovoltaici di nuova costruzione, solo 18,6 MW di installazioni solari sono stati ammessi.
«Anche in questo secondo bando il fotovoltaico ammesso è pochissimo, a dimostrazione che serve da subito una semplificazione autorizzativa per permettere al solare di giocare il ruolo che merita», commenta Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. «Serve una semplificazione della procedura che, nel rispetto della normativa comunitaria in materia ambientale per gli impianti di minore dimensione e impatto, consenta di avere tempi certi».
L’associazione ha così collaborato con il Coordinamento Free su alcune proposte di semplificazione con l’obiettivo di velocizzare gli iter autorizzativi degli impianti fotovoltaici, condizione imprescindibile perché il fotovoltaico possa partecipare alle procedure di allocazione degli incentivi consentendo anche una maggiore concorrenza (per leggere le proposte delle due associazioni, clicca qui).
Inoltre, con riferimento agli impianti in sostituzione dell’amianto, Italia Solare ritiene sia necessario semplificare i criteri di accesso agli incentivi in modo da garantire la più ampia partecipazione e il cumulo con gli incentivi specificamente rivolti alla sostituzione dell’amianto senza il quale l’operazione non risulterebbe economicamente conveniente.
Infine, qualora si stabilizzi una situazione di eccesso di offerta nelle aste, senza che vi siano segnali di possibile successivo recupero, potrebbe essere considerato di reindirizzare parte di tale potenza nei registri.
Così come Italia Solare, anche Elettricità Futura chiede un maggiore snellimento delle procedure autorizzative. “È del tutto evidente la necessità di realizzare finalmente ciò che il settore chiede da anni in tema di semplificazioni e di rimozione di vincoli anacronistici per l’atteso sviluppo del settore”, si legge in una nota dell’associazione.
“Auspichiamo quindi che il prossimo DL Semplificazioni possa fornire tali risposte e permettere fin dal prossimo bando del GSE di sfruttare appieno la dotazione del DM, disegnato per rilanciare gli investimenti nelle fonti rinnovabili dopo un periodo di forte rallentamento”.