Mercoledì 3 luglio 2024 il governo ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce l’individuazione di aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.
Il testo del ministero dell’Ambiente e del ministero della Cultura conferma i limiti al fotovoltaico in aree agricole. Privilegia invece l’uso di superfici di strutture e aree a destinazione industriale e artigianale. Tuttavia, il testimone passa ora nelle mani delle Regioni, che avranno 180 giorni per stilare una mappa delle aree idonee o non idonee e tenendo conto degli obiettivi in termini di nuova potenza da installare.
All’interno del decreto è infatti pubblicata una tabella con gli obiettivi, in MW, che le Regioni devono raggiungere in linea con il Pniec. Il testo, inviato nei giorni scorsi a Bruxelles, prevede 80 GW di impianti fotovoltaici entro il 2030. Per il calcolo del raggiungimento degli obiettivi, il governo tiene conto di diversi parametri.
Tra questi, si considerano la potenza nominale degli impianti a fonti rinnovabili di nuova costruzione entrati in esercizio dal 1° gennaio 2021, la potenza nominale aggiuntiva derivante da interventi di rifacimento, integrale ricostruzione, potenziamento o riattivazione, e la potenza nominale degli impianti a fonti rinnovabili off-shore di nuova costruzione.
Il ministero dell’Ambiente, insieme al GSE e al RSE, monitorerà l’adozione delle leggi regionali e verificherà annualmente la potenza da fonti rinnovabili installata o autorizzata.
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