Il 27 novembre il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ha approvato il DL Energia, che introduce disposizioni per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle fonti rinnovabili e il sostegno alle imprese a forte consumo di energia.
Tra le misure introdotte dal DL, pubblicato martedì 28 novembre in Gazzetta Ufficiale, ci sono in particolare l’introduzione di fondi per misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale a fronte dell’installazione di impianti fotovoltaici in aree idonee. Il fondo ha un valore di 350 milioni annui fino al 2032 per Regioni e Province Autonome. Nel dettaglio, si alimenterà con le aste delle emissioni di CO2 e con i contributi dei proprietari di impianti con potenza maggiore di 20 kWp.
Il decreto introduce inoltre misure a supporto di circa 3.800 imprese energivore. Sono coinvolte soprattutto imprese dei settori della chimica, del vetro e del tessile.
“Nel caso di più istanze concorrenti per la concessione della medesima superficie”, si legge in una nota del Governo, “gli enti concedenti, ai fini dell’individuazione del concessionario, attribuiscono una preferenza ai progetti di impianti fotovoltaici o eolici volti a soddisfare il bisogno energetico dei soggetti iscritti nell’elenco delle imprese a forte consumo di energia elettrica istituito presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali”.
«Con il decreto Energia vogliamo liberare le grandi potenzialità del nostro Paese, per renderlo riferimento nel Mediterraneo sulle rinnovabili», spiega Pichetto Fratin.
«Si tratta di un provvedimento che vale 27,4 miliardi di investimenti. Vogliamo sostenere famiglie e imprese, per renderle ancor più protagoniste di una transizione bilanciata e realistica. Sosteniamo quei settori produttivi impegnati nel percorso di decarbonizzazione, fornendo ad esempio importanti risposte per migliaia di imprese. Vogliamo accelerare lo sviluppo delle rinnovabili verso gli obiettivi 2030 spingendo le Regioni a realizzare impianti di rinnovabili con un fondo per opere compensative».