Il 1° aprile 2019 Dow ha completato la separazione da DowDuPont e nella nuova veste continuerà ad occuparsi di scienze dei materiali, focalizzandosi su tre segmenti orientati ai consumatori: packaging, infrastructure e consumer care. Dow mantiene nel proprio portafoglio anche i prodotti destinati alle applicazioni per il fotovoltaico.
A livello globale, il gruppo conta 38 stabilimenti produttivi in 15 Paesi in Europa, Medio Oriente, Africa e India, con vendite nette di 17,4 miliardi di dollari nel 2018.
«Il primo aprile segna l’inizio di un nuovo ed entusiasmante capitolo», ha affermato Jim Fitterling, chief executive officer. «Il team Dow è ben posizionato per conseguire l’ambizioso obiettivo di diventare la società specializzata nella scienza dei materiali più innovativa, incentrata sul cliente, inclusiva e sostenibile. Abbiamo tutti gli strumenti per innovare più rapidamente, operare in modo più produttivo ed investire in modo più cauto per generare crescita di valore, profitti più elevati e un maggiore ritorno per gli azionisti».
Dow è presente in Italia dal 1960. Oggi la società impiega circa 450 dipendenti in cinque sedi, inclusi quattro siti produttivi a Correggio (RE), Mozzanica (BG), Mozzate (CO) e Parona (PV).
«Sono lieto di guidare l’organizzazione italiana in questa nuova sfida», ha affermato Giuliano Tomassi Marinangeli, presidente e amministratore delegato di Dow Italia e Area President Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia e Israele. «La storia di successo di Dow sarà la base solida di partenza, a cui aggiungeremo la nostra forte capacità di fare innovazione guardando al futuro per raccogliere al meglio le nuove opportunità che ci presenterà il mercato».