Elettricità Futura e Italia Solare: “La nuova edizione della norma IEC 61215 penalizza i moduli bifacciali”

by Davide Bartesaghi
Davide Bartesaghi
elettricità futura

Elettricità Futura e Italia Solare hanno inviato una comunicazione a firma congiunta a CEI, GSE, ministero della Transizione Ecologica e RSE ai quali vengono sottoposte considerazioni e proposte in riferimento alla tematica dei moduli bifacciali e alla possibile installazione presso impianti fotovoltaici esistenti e di futura realizzazione, alla luce della nuova edizione della norma IEC 61215 in corso di recepimento dalla CEI (comitato elettrotecnico italiano). Le associazioni hanno evidenziato in particolare l’effetto “inibente” che la possibile introduzione di una nuova definizione di “potenza nominale di un modulo fotovoltaico” basata sull’irraggiamento Bnpi (irraggiamento pari a 1.000 W/m2 sulla parte frontale e contestuale irraggiamento pari a 135 W/m2 sulla parte retro) avrebbe sull’installazione dei moduli bifacciali. Tale eventualità – peraltro non prevista dalla nuova norma IEC 61215 – di fatto costringerebbe, a parità di “potenza nominale di un impianto fotovoltaico”, all’installazione di un numero inferiore di moduli bifacciali. In questo modo si vanificherebbe l’obiettivo di rendere il più efficiente possibile la produzione energetica rinnovabile a parità di “occupazione di suolo” limitando lo sviluppo della tecnologia.

Elettricità Futura e Italia Solare concordano invece sull’opportunità di introdurre una nuova definizione di “potenza nominale (o massima, o di picco, o di targa) di un impianto fotovoltaico” riferita alle caratteristiche in corrente alternata, dal momento in cui tale modifica stimolerebbe tutti gli operatori del settore ad adottare, a parità di “occupazione di suolo”, tutte le possibili soluzioni per fare sì che l’impianto operi per massimizzare la produzione di energia elettrica utile.

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