Fotovoltaico, in Abruzzo truffa da 24 milioni di euro per “artato frazionamento”

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La Guardia di Finanza ha sventato una maxi truffa nel fotovoltaico da 24 milioni di euro. Nei giorni scorsi il comando provinciale di Chieti, guidato dal Colonnello Michele Iadarola, ha sequestrato 10 impianti fotovoltaici per 9,5 MWp. Le installazioni sorgevano tra Chieti e Pescara.

Nello specifico, i finanzieri della Compagnia di Lanciano, diretti dal Capitano Domenico Siravo, al termine di complesse indagini hanno accertato un sofisticato sistema fraudolento teso all’indebita percezione di incentivi statali nel fotovoltaico (Conto Energia). Un’unica proprietà, attraverso la costituzione di quattro società, aveva frazionato i 9,5 MWp in tanti piccoli impianti autonomi, ciascuno di potenza inferiore a 1 MW. Tale procedura aveva così consentito di aggirare la normativa in tema di autorizzazioni e di introitare incentivi statali.

Complessivamente, sono sette le persone indagate per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Oltre al fotovoltaico, la truffa ha riguardato la Guardia di Finanza ha sequestrato conti correnti, partecipazioni societarie e ben 58 immobili. «L’impegno della Guardia di Finanza in materia di spesa pubblica è finalizzata al corretto impiego dei fondi pubblici», spiega Michele Iadarola, Comandante Provinciale, «i quali aiutano la crescita produttiva e occupazionale del Paese e che lo sperpero o l’illecita apprensione di risorse destinate agli investimenti frena lo sviluppo dello stesso».

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