FuturaSun ha depositato il brevetto industriale di un nuovo sistema di stringatura delle celle fotovoltaiche. Il dipartimento italiano di Ricerca e Sviluppo di FuturaSun lavora da tempo ad una nuova generazione di moduli in silicio cristallino ad alta efficienza denominata “Silk”, con 12 busbar. La gamma, presentata ufficialmente nel 2017, sfrutta l’effetto di concentrazione dei ribbon cilindrici e il conseguente incremento della corrente, assicurando alti rendimenti anche in condizione di scarso irraggiamento.
«Il grande interesse del mercato verso questa nuova generazione di moduli» ha dichiarato Alessandro Barin, fondatore e Ceo di FuturaSun «ci ha spinto ad investire in un progetto di sviluppo fortemente correlato volto a curarne l’ingegnerizzazione produttiva. Obiettivo del team R&D era quello di massimizzare la capacità di produzione dei propri moduli e aumentarne l’accuratezza esecutiva».
Da questo lavoro è nata la nuova stringatrice “Silk”, studiata appositamente per esaltare le prestazioni di eccellenza tipiche dei moduli fotovoltaici a 12 busbar, ma dalla configurazione flessibile: la stringatrice lavora celle da 5 a 12 busbar ed è adattabile per le future applicazioni busbar-less. Dopo una lunga fase di test tecnico-scientifici in collaborazione con laboratori spin-off dell’Università di Padova, la R& D italiana di FuturaSun ha depositato il brevetto internazionale di invenzione industriale “apparecchiatura per collegare elettricamente in serie celle fotovoltaiche e metodo di funzionamento di detta apparecchiatura” e ne ha completato la costruzione.
Questa nuova tecnologia produttiva, completamente automatizzata e dotata di robot pick and place ad alta velocità, porta la stringatura a 3000 celle/ora, tre volte più veloce dello standard oggi presente sul mercato dei 12 busbar. Grazie ad una innovativa tecnica produttiva coperta da segreto industriale, FuturaSun ha anche ulteriormente migliorato la durabilità del modulo, con una saldatura dei ribbon più precisa e uniforme, aumentando la resa e abbattendo il rischio di microcracks e hotspot.
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