Ieri, giovedì 13 giugno, Italia Solare ha inviato una lettera al ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio per chiedere che il Governo blocchi l’iter del provvedimento sul mercato della capacità (capacity market) e lo riveda avviando un processo decisionale trasparente e prendendo in considerazione tutte le opzioni tecnologiche, comprese le rinnovabili e i sistemi di storage.
“Mentre il nuovo pacchetto di norme UE sui mercati dell’energia sta per entrare in vigore, prefigurando un settore sempre più distribuito, basato sulle comunità energetiche e sulle fonti rinnovabili, il suo Ministero, in completa controtendenza, sta accelerando l’introduzione del capacity market, che altro non è che uno strumento di remunerazione di lungo termine a favore delle centrali termoelettriche, incentivandone addirittura la costruzione di nuove”, si legge nella lettera di Italia Solare indirizzata al ministro Luigi Di Maio.
“La tecnologia odierna ha raggiunto livelli di sviluppo e di economicità tali da permettere sempre di più agli impianti flessibili di generazione, inclusi gli accumuli, di risolvere le questioni collegate alla tipica intermittenza delle fonti rinnovabili. È quindi anacronistico e dannoso che il ministero punti invece a un piano di remunerazione di lungo periodo per le grandi centrali termoelettriche. Un sistema che sarà pagato in bolletta dai clienti finali, fino a 1,4 miliardi all’anno per 15 anni, e in previsione del quale stanno aumentando le richieste di autorizzazione per nuove grandi centrali a fonti fossili”.
Secondo Italia Solare, il mercato italiano della capacità, per alcune sue caratteristiche uniche in Europa, interferisce con il funzionamento del mercato elettrico e con la fornitura di servizi di flessibilità per il bilanciamento della rete. Servizi che oggi sono offerti quasi esclusivamente dalle grandi centrali e che invece dovrebbero vedere coinvolti produttori e consumatori locali, con il duplice risultato di diminuire i costi delle bollette grazie a una crescente concorrenza e di supportare la crescente penetrazione delle fonti rinnovabili.