Italia Solare sulla legittimità dello Spalma Incentivi: “Decisione scellerata e ingiusta”

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«Contestiamo la decisione della Corte Costituzionale, che non solo non condividiamo ma che ci sorprende». Con queste parole Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare, ha commentato la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare infondata la questione di legittimità dell’art. 26, commi 2 e 3, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 (convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116), noto come Spalma Incentivi. «D’ora in avanti non ci potrà più essere fiducia nelle leggi dello Stato sulle quali cittadini e imprese fanno delle scelte di investimento», continua Viscontini. «Abbiamo notizia di diversi investitori che all’indomani della decisione della Corte Costituzionale hanno deciso di interrompere le loro attività in Italia».

Italia Solare spiega inoltre: “Con tale decisione, la Corte Costituzionale non ha tenuto in considerazione quelle migliaia di realtà aziendali che con il taglio degli incentivi si sono trovate in serie difficoltà, non riuscendo a rimborsare le rate alle banche. Si è dimenticato che i produttori di energia da fonte fotovoltaica non sono speculatori”, prosegue la nota, “ma coloro che hanno permesso all’Italia di raggiungere gli obiettivi vincolanti di produzione di energia da fonte rinnovabile stabiliti dall’Unione Europea”.

«Aspettiamo le motivazioni per capire le ragioni che hanno portato a questa scellerata e ingiusta decisione», conclude Viscontini, «ma rimane il fatto che in Italia gli operatori del fotovoltaico e i proprietari di impianti sono costantemente sotto attacco, da ogni livello istituzionale».

(sb)