Italia Solare: “Il Testo Unico complica e non semplifica le autorizzazioni da FER”

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Italia Solare ha esposto ieri in audizione all’ottava Commissione del Senato alcune osservazioni relative al Testo Unico. L’associazione è intervenuta nella discussione in merito allo schema del decreto legislativo, in attuazione dell’articolo 26, commi 4 e 5, lettera d), della legge 5 agosto 2022, n. 118.

Italia Solare ha evidenziato come nella delega dal Parlamento al Governo sia richiesto di razionalizzare, riordinare e semplificare gli iter amministrativi per le fonti rinnovabili. Si richiede inoltre di ridurre gli oneri regolatori a carico dei cittadini e delle imprese e, infine, di aumentare la competitività del Paese. Per questo ogni intervento dello schema del decreto legislativo recante disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili che complica anziché semplificare è contrario alla delega stessa.

Tra le nuove complicazioni che si leggono nel Testo Unico c’è l’introduzione del titolo edilizio per tutti gli impianti fotovoltaici. “Un peso per cittadini, operatori e uffici tecnici dei comuni”, si legge in una nota di Italia Solare. Altro esempio di complicazione introdotta nello schema di decreto è “la confusa e illogica distinzione delle competenze regionali e statali”.

Inoltre l’associazione richiede l’introduzione di criteri di priorità per accelerare le autorizzazioni e sbloccare gli oltre 400 GW tra solare ed eolico ancora in stand-by. Italia Solare richiede anche l’introduzione di ulteriori semplificazioni per gli impianti nelle aree idonee e la realizzazione della piattaforma unica digitale.

Durante l’intervento in commissione, Italia Solare ha infine suggerito modifiche ad alcuni articoli dello schema di decreto per agevolare e non ostacolare lo sviluppo di impianti da fonti rinnovabili e soprattutto da fotovoltaico.

Per scaricare le osservazioni presentate in Senato dall’associazione clicca qui.